• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

NICEFORO I imperatore d'Oriente

di Angelo Pernice - Enciclopedia Italiana (1934)
  • Condividi

NICEFORO I imperatore d'Oriente

Angelo Pernice

Fu portato al trono nell'802, da una rivoluzione militare che abbatté Irene. Era nato nella Pisidia (secondo le fonti orientali la sua famiglia era di origine araba) e prima della sua assunzione al potere occupava la carica di logoteta generale, cioè ministro delle finanze. Il suo governo rappresenta una reazione rispetto a quello di Irene (v.) tanto nella politica interna quanto in quella estera.

All'interno due erano le questioni che egli era chiamato a risolvere: la questione finanziaria e la questione religiosa. Irene aveva alleggerito le imposte determinando una forte contrazione nelle entrate dello stato. Per ristabilire il bilancio N. revocò le disposizioni precedenti e procedette a un riordinamento generale delle imposte ispirandosi alle esigenze dello stato. È notevole il fatto che in questo riordinamento egli non risparmiò i beni ecclesiastici sottoponendoli a tassazione, ciò che provocò una violenta opposizione del clero e specialmente dei monaci. Per questo la questione finanziaria si venne a innestare sulla questione religiosa (l'iconoclastia) rendendola più grave. Irene aveva ristabilito il culto delle immagini; ma il partito iconoclastico, molto potente nell'esercito e in certe regioni dell'Asia, aveva reagito e vinto nella rivoluzione dell'802. N., nonostante l'origine del suo potere, agì con moderazione mirando a sopire i contrasti. Nella questione dogmatica si mostrò tollerante; ma per ciò che si riferisce alla disciplina ecclesiastica e ai rapporti fra lo stato e la chiesa, egli fece suo il programma degl'imperatori isaurici e, oltre a sottoporre a tassazione i beni ecclesiastici, rivendicò il primato del potere imperiale sulla chiesa. Sia per questa sua politica, sia per avere elevato al seggio patriarcale un laico di nome Niceforo che a un tempo fu consacrato sacerdote e patriarca, sia, infine, per aver voluto riabilitare la memoria di Costantino VI facendo da due sinodi espressamente convocati dichiarare valido il suo matrimonio con Teodora, che gl'iconoduli consideravano come adultero, egli venne in urto coi monaci. Si chiuse allora il periodo di tolleranza verso gl'iconoduli, molti dei quali - e fra questi quasi tutti i monaci del monastero di Studio col loro abate Teodoro - furono esiliati, imprigionati, maltrattati.

Altrettanto energica fu l'azione di N. nella politica estera. Nel 798 Irene per avere la pace in Oriente si era impegnata a pagare un annuo tributo al califfo di Baghdād, Hārūn ar-Rashīd. N., appena salito al trono, rifiutò il tributo. Si riaccese la guerra e, nonostante il disordine provocato nell'esercito dalla rivolta di Bardane, soprannominato Turcus, comandante delle milizie bizantine dell'Anatolia, i confini dell'impero furono validamente difesi.

Interessanti sono i rapporti di N. con Carlomagno. Dopo la sua incoronazione, questi aveva avviato negoziati con Irene per ottenere una convalidazione legale del titolo imperiale. N. ruppe i negoziati rigettando la domanda del re franco. Si aprì un periodo di ostilità che ebbero come obbiettivo, da parte franca, l'occupazione delle coste della Dalmazia, dell'Istria e del ducato veneziano. Una rivoluzione, sostenuta dai Franchi, abbatté qui il governo ligio a Bisanzio portando al potere il partito francofilo e poco dopo, nell'805, Carlomagno assegnava la Venezia, l'Istria e la Dalmazia al regno d'Italia già affidato al figlio Pipino. A ristabilire i diritti imperiali nell'807 N. inviò nell'Alto Adriatico una flotta al comando di Niceta, il quale assolse rapidamente la sua missione restaurando in Venezia la parte imperiale e rioccupando le coste della Dalmazia. Fu conclusa allora una tregua fra Pipino e i Bizantini, ma allo spirare di questa (808) la guerra riarse più violenta. Essa si combatté principalmente nella zona della laguna veneta. Le vicende della lotta non sono sufficientemente chiare; ad ogni modo, è certo che i Franchi, se pure non occuparono anche le isole di Rialto, dove si trasferì il governo ducale, ebbero il sopravvento e assoggettarono il ducato. Quest'esito e il rinnovarsi della guerra coi Bulgari nella Balcania indussero N. a riprendere la trattative di pace inviando alla corte franca una legazione della quale fu a capo Arsafio. I negoziati - essendo intanto morto Pipino - ebbero luogo in Aquisgrana con Carlomagno; ma prima che fossero condotti a termine N. morì. Egli cadde combattendo fra le gole dei Balcani durante una spedizione intrapresa contro Krum, khān dei Bulgari, il 25 luglio 811.

Vedi anche
Krum Khān dei Bulgari (m. 814). Sul trono dall’802, con lui ebbe inizio l’espansione verso Tracia, Macedonia e Serbia; conquistò i territori a E del Tibisco, approfittando delle sconfitte degli Avari da parte di Carlomagno e si volse contro i Bizantini, sconfiggendo (811) l’imperatore Niceforo I. Con un nuovo ... Carlomagno re dei Franchi imperatore romano Figlio primogenito (n. 742 - m. Aquisgrana 814) di Pipino il Breve, re dei Franchi, e di Bertrada; alla morte del padre (768) ebbe l'Austrasia e la Neustria al nord de l'Oise, e l'Aquitania in comune col fratello minore Carlomanno re della Neustria a S dell'Oise, della Borgogna, ecc.; alla morte di Carlomanno ... Alèssio I Comneno imperatore d'Oriente Alèssio I Comneno imperatore d'Oriente. - Nipote (n. 1048 - m. Costantinopoli 1118) di Isacco Comneno, fu il vero fondatore della dinastia. Avendo sposato una principessa imperiale, Irene Ducas, si fece proclamare imperatore in Skiza (Tracia) insieme con il figlio di Michele VII, Costantino Ducas, che ... Comnèni Comnèni (gr. Kομνηνοί). - Famiglia feudale bizantina, originaria di Comnè presso Adrianopoli e con larghi possessi in Asia Minore, diede all'Impero una delle dinastie più illustri. Saliti al trono (1057-59) con Isacco I (m. 1061), in conseguenza di una rivolta militare contro Michele Stratiotico, vi ...
Altri risultati per NICEFORO I imperatore d'Oriente
  • Niceforo I
    Dizionario di Storia (2010)
    Imperatore bizantino (m. 811). Logoteta generale dell’impero, divenne imperatore con un colpo di Stato militare che detronizzò Irene (802). Riorganizzò l’esercito e riformò il sistema tributario, eliminando le esenzioni dei beni ecclesiastici. Combatté contro Carlomagno fino all’accordo dell’812, che ...
  • Nicèforo I Comneno
    Enciclopedia on line
    Despota di Epiro (m. 1296). Successo (1271) al padre Michele II Angelo, dovette cedere Durazzo a Carlo d'Angiò (1272); nel 1279 riconobbe per tutto il despotato l'alta sovranità dei re angioini.
  • BLEMMIDA, Niceforo
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Filosofo e teologo bizantino del sec. XIII. Nato a Costantinopoli tra il 1197-1198, dopo la conquista latina, emigrò in Asia: studiò a Prusa, Nicea e Smirne, acquistando larghe cognizioni in teologia, logica e matematica: coltivò anche la medicina. Aggregato al clero di Nicea, poi monaco, divenne abate ...
Vocabolario
oriènte
oriente oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del...
nicefòrie
niceforie nicefòrie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Νικηϕόρια, der. di νικηϕόρος «apportatore, o, come femm., apportatrice, di vittoria», uno degli epiteti di Atena (comp. di νίκη «vittoria» e -ϕόρος «-foro»)]. – Feste in onore di Atena istituite...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali