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NICODEMO da Cirò, santo

di Frederick Lauritzen - Dizionario Biografico degli Italiani (2013)
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NICODEMO da Ciro, santo

Frederick Lauritzen

NICODEMO da Cirò, santo. – Figlio di Teofane e di Pandia, nacque il 12 maggio 900 a Sikrò (da identificare forse con l’odierna Cirò, o con Sicari o Sicri vicino a Melicuccà), capitale della Turma delle Saline (piana di Gioia Tauro) in Calabria (Sicilia nella terminologia bizantina del X secolo). La zona era un centro monastico importante, dove si trovavano le comunità di s. Elia il Giovane e s. Elia lo Speleota.

La vita di Nicodemo è conosciuta solamente grazie a un menologio del 1308, scritto da un certo monaco Nilo e conservato in un manoscritto greco della Biblioteca regionale universitaria di Messina (Gr. 30, ff. 245-250). Da esso si apprende che quando decise di farsi monaco cercò di entrare nel Mercurion, una serie di comunità basiliane disposte attorno al fiume Mercure, al confine tra Calabria e Basilicata, che rappresentavano uno dei centri monastici più importanti dell’Italia bizantina nel X e XI secolo. Il monaco S. Fantino il Giovane a lungo rifiutò la sua richiesta, giudicandolo troppo gracile per sopportare la vita cenobitica. Infine l’accolse e Nicodemo diventò suo discepolo insieme a s. Zaccaria del Mercurion, s. Saba del Mercurion, s. Luca di Demenna, s. Macario abate e s. Nilo di Rossano. In quel periodo il monastero fu talmente importante da assumere il nome di Nuova Tebaide e Oreste, patriarca di Gerusalemme (986-1010), celebrò le pratiche ascetiche seguite dai monaci calabresi.

Poiché la laura, divenuta molto popolare rischiava frequentemente di essere attaccata dai saraceni, Nicodemo si ritirò con altri monaci prima in un cenobio a Gerace e successivamente vicino a Mammola, dove fondò un monastero sul monte Kellarana (Guillou, 1968). Qui morì il 12 marzo 990.

La cappella in cui fu sepolto, da subito meta di pellegrinaggio, fu ampliata dai normanni nel 1080. Nel 1588 il corpo fu traslato nella chiesa Matrice di Mammola, per ordine del cardinale Antonio Carafa, ma dopo il terremoto del 1638 fu riportato nel luogo di sepoltura originario.

Fonti e Bibl.: A. Agresta, Vita di s. N. abate, Roma 1677; A. Aromolo, Vita di s. N., Cirò 1901; S. Barbellini, S. N. abate, Grottaferrata 1935; V. Zavaglia, S. N. abate basiliano, Polistena 1947; B. Cappelli, S. Nilo, s. Fantino, s. N., in Bollettino della Badia Greca di Grotteferrata, II (1949), p. 109; F. Halfin, Ss. Fantin et Nicodeme, moines de Calabre, in Analecta Bollandiana, XXVII (1952); F. Russo, N., in Enciclopedia cattolica, VIII, Città del Vaticano 1952, pp. 1842 s.; V. Zavaglia, Vita del santo padre N., Grottaferrata 1961; V. Saletta, Il Mercurio e il Mercurion, problemi di agiografia bizantina, in Bollettino della Badia Greca di Grotteferrata, XV (1961), pp. 31-68; A. Guillou, Saint Nicodeme de Kellerana 1023/24-1232, Città del Vaticano 1968; M. Arco Magrì, Vita di s. N. di Kellerana, Roma 1969; V. Saletta, Vita inedita di s. N. di Calabria dal Cod. Messan. 30, Roma 1964; A. Terminelli, S. N., Napoli 1967; V. Saletta, S. N. del Cellerano, in Studi meridionali, II (1969), 3-4, pp. 359-376; E. Barillaro, Era mammolese s. N. di Cirò?, in Brutium, LI (1972), 3, pp. 21-25; F. Merli, Vita di s. N., s.l. 1977; F. Russo, Il monastero greco di s. N. de Cellerana, in Byzantino Sicula, II (1975); G. Gallucci, Sikros, terra natale di s. N., in Bollettino della Badia Greca di Grotteferrata, n.s. XXXIV (1981), pp. 185-198; N. Ferrante, Santi italogreci. Il mondo religioso bizantino in Calabria, Reggio Calabria 1999, ad ind.; A. Cilento, Potere e monachesimo. Ceti dirigenti e mondo monastico nella Calabria bizantina (secoli IX-XI), Fiesole 2000, ad ind.; D. Minuto, Profili di santi nella Calabria bizantina, Reggio Calabria 2002, pp. 69-72; G. Russo, La valle dei monasteri. Il Mercurion e l’Argentino, Rossano 2011, ad indicem.

Vedi anche
Calabria Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.080 km2, 409 Comuni e una popolazione di 2.043.288 ab. al censimento del 2001 (1.998.052 nel 2007; densità 133 ab./km²). Comprende le province di Catanzaro (capoluogo regionale), ... Normanni Nome («uomini del Nord») dato alle popolazioni che, nell’Alto Medioevo, abitavano l’Europa settentrionale (Svedesi, Norvegesi, Danesi), note anche come Vichinghi, termine che in realtà fa più correttamente riferimento alla fase più antica (7°-9° sec.) della storia di quei popoli, quando iniziarono a ... Impero Bizantino Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.  storia ● L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo già con la riforma di Diocleziano (284-305). Col trasferimento della capitale dell’Impero a Bisanzio ... Reggio di Calabria Comune della Calabria (236 km2 con 185.577 ab. nel 2008, detti Reggini), capoluogo di provincia. È situata a 31 m s.l.m. alle estreme pendici dell’Aspromonte, sul pendio della sponda orientale dello Stretto di Messina. La città ha presentato una crescita edilizia molto intensa, così da configurarsi come ...
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Vocabolario
cirò
ciro cirò s. m. [dal toponimo Cirò (v. oltre)]. – Pregiato vino rosso della Calabria, prodotto nel territorio dei comuni di Cirò e Cirò Marina e di zone finitime (in prov. di Crotone), con uve di varî vitigni; ha profumo delicato e sapore...
santo
santo agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
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