NICOFANE (Νικοϕάνης, Nicophănes)
Pittore, scolaro di Pausia, appartenne alla scuola di Sicione fiorita nel sec. IV a. C. Le sue opere murali e di cavalletto sono andate tutte perdute, e a noi rimangono solo le sparse notizie degli scrittori antichi e le relative discussioni dei moderni filologi. Plinio riporta i giudizî di Senocrate e Antigono, artisti e scrittori d'arte, e pur non approvando i suoi colori piatti e duri e l'esagerato uso dell'ocra, loda l'accuratezza di N., e mette in risalto l'armonia delle sue creazioni, in cui non ritrova tuttavia la gravità di Zeus o di Apelle.
Discusso è il brano di Plinio (Nat. Hist., XXXV, 137) dove le varie opere pittoriche elencate, che furono con maggiore probabilità di N., vengono invece attribuite da alcuni studiosi a un Talete di Sicione, e da altri a un Socrate, pittore d'altronde ignoto e ricordato nel brano pliniano solo tra parentesi. Plutarco (De audiend. poet., 3) ricorda poi N. come pittore pornografico, unitamente ad Aristide e a Pausania; ma E. Pfuhl molto opportunamente corregge Pausanias in Pausias.
Bibl.: J. Overbeck, Ant. Schriftquellen z. Gesch. bild. Kunst d. Griechen, Lipsia 1868, nn. 1765-67; P. Girard, Peint. ant., Parigi 1892, p. 227; E. Pfuhl, Malerei und Zeichnung der Griechen, II, Monaco 1923, par. 790, 798, 799.