CABASILA, Nicola (Νικόλαος ὁ Καβασίλας)
Celebre mistico bizantino del sec. XIV, la cui vita è quasi completamente ignorata. Porta anche il soprannome di Chamaetos (Χαμαετός). Durante le discordie civili di quell'epoca, dapprima fu a fianco dei Paleologi, poi divenne fautore ed intimo di Giovanni VI Cantacuzeno, che se ne servì per missioni politiche. Si immischiò nelle controversie teologiche d'allora, schierandosi a favore degli esicasti e polemizzando contro i Latini.
Lasciò una vasta produzione letteraria edita solo in parte. La fama di Nicola C., è fondata principalmente sull'opera Della vita in Cristo (Περὶ τῆς ἐν Χριστῷ ζωῆς) in sette libri. Importante è pure l'Irterpretazione della Santa Messa (‛Ερμηνεία τῆς ϑείας λειτουργίας) in senso simbolico.
Scritti: De vita in Christo, ediz. principe in W. Gass, Die Mystik des Nikolaos Kabasilas vom Leben in Christo, Greifsvald 1849 (nuova ristampa curata da M. Heinze, Lipsia 1899), riprodotta con altri pochi opuscoli in Migne, Patr. Gr., CL. (Cfr. M. Jugie, Panegyriques inédits de Mathieu Cantacuzène et Anna Paléologine, in Izvestja dell'Istituto russo di Costantinopoli, XV (Sofia 1911), pp. 112-121. Tre omelie mariali pubbl. da M. Jugie, in Graffin-Nau, Patrologia Orientalis, XIX (Parigi 1926), pp. 456-510. Un opuscolo contro lo scetticismo pirroniano in A. Elter-L. Radermacher, Analecta graeca, Bonn 1899, coll. 5-28. Sulle lettere inedite v. R. Cuilland, in Byz. Zeitschrift, XXX (1929-30), pp. 96-113.
Bibl.: Oltre W. Gass, cit., cfr. K. Krumbachet, Geschichte der byz. Litteratur, 2ª ed., Monaco 1897, pp. 158 segg.; W. Gass-Ph. Meyer, in Realenkyklopädie für protestantische Theologie, IX, pp. 667-670.