NICOLA da Tolentino, santo
Nacque a S. Angelo in Pontano (Macerata) nel 1245, morì il 10 settembre 1305 a Tolentino. Dodicenne vestì l'abito degli eremiti di S. Agostino nel paese nativo, e dopo gli studi teologici a Cingoli fu ordinato sacerdote. Con gran fervore esercitò la predicazione in vari paesi per 30 anni (1275-1305). Il popolo cominciò a invocarlo come santo subito dopo la sua morte; per ordine di Giovanni XXII, nel 1325, fu istituito a Tolentino il processo di canonizzazione, che fu presentato l'anno seguente al detto papa, ma per ragioni sconosciute la causa non ebbe seguito, e solamente Eugenio IV lo canonizzò a Roma il 5 giugno 1446. In suo onore fu eretta nel 1628 una basilica, cui è annesso il cosiddetto cappellone, con affreschi, di Giovanni Baronzio e aiuti, illustranti la vita del santo. Ivi fu ritrovato il suo corpo nel 1926. La sua festa cade il 10 settembre. È il patrono di Tolentino e protettore delle anime purganti.
Nell'arte il santo viene raffigurato come agostiniano con stella o sole sul petto o in mano, libro inscritto e crocifisso con giglio, simboli di penitenza e purità di vita.
Bibl.: Acta Sanctorum, settembre, III, 3ª ed., Parigi 1868, pp. 636-743 (a pp. 644-64, la Vita coeva di Pietro da Monterubbiano); per altre fonti, v. Bibliotheca hagiographica latina, II, Bruxelles 1900-01, nn. 6230-36, e Supplementum, ivi 1911, nn. 6230-b-6231-c. Un Officio liturgico, composto da Maffeo Vegio, si trova nel Cod. Vatic. Ottoboniano lat. 1253, fol. 77-85v; v. inoltre A. Poncelet, Catalogus codicum hagiographicorum latin. bibliothecae Vaticanae, Bruxelles 1910, p. 436; B. Giorgi, Vita del taumaturgo S. Nicola da Tolentino, 2ª ed., Tolentino 1887; A. Tonna-Barthet, Vie de S. Nicolas de Tolentino, s. l., ma Parigi 1896; K. Künstle, Ikonographie der Heiligen, Friburgo in B. 1926; N. Concetti, Vita di S. Nicola da Tolentino, Tolentino 1932 (l'autore si serve la prima volta del processo inedito di canonizzazione); I Santuari d'Italia illustrati, n. 9; San Nicola da Tolentino, Milano 1928.