Patriota e uomo politico (Modena 1804 - Roma 1885). Arrestato il 3 febbr. 1831 con i fratelli Luigi (1812-1865) e Paolo (1805-1859) per la sua partecipazione alla congiura di Ciro Menotti, fu liberato due giorni dopo, mentre la rivoluzione trionfava a Modena, e divenne capitano della guardia nazionale. Fallita la rivoluzione, riparò in Francia, ove si aggregò alla Giovine Italia, e dopo l'infelice spedizione della Savoia (1834), a cui prese parte, andò a combattere in Spagna contro i carlisti. Fissatosi nel 1837 a Corfù, poi a Malta, cercò di suscitare dei moti in Sicilia e nel 1839 creò la Legione Italica, entrando per questo in momentaneo urto con G. Mazzini. Nel 1848 tentò di opporsi alla fusione degli Stati Estensi col Piemonte e nel 1849 prese parte alla difesa di Roma. Ritornato a Malta, riprese la sua vita di cospiratore fino al 1860 (contribuì alla preparazione della spedizione di C. Pisacane); dopo l'annessione del Mezzogiorno, secondò il Cialdini nella repressione del brigantaggio. Arrestato nel 1862 per aver aiutato Garibaldi, si batté nelle campagne garibaldine del 1866 e 1867. Deputato dall'VIII legislatura (1861-65), militò nella sinistra.