LOGROSCINO, Nicola
Musicista, nato a Bitonto nel 1698, morto, forse a Napoli o a Palermo, dopo il 1765. Studiò nel Conservatorio di Loreto a Napoli, probabilmente con G. Veneziano. Nel 1758 fu eletto maestro di cappella del conservatorio di Palermo.
Scrisse numerose opere comiche, con le quali ottenne grande popola rità. Un'opera comica: Il governatore, una seria: Giunio Bruto (1748), e alcuni frammenti, sono quel che rimane della sua numerosa produzione. La stessa ouverture in tre tempi precedeva Il governatore e Giunio Bruto. Poche sono le pagine ispirate nel Bruto, partitura convenzionale nello spirito e nella forma. Il governatore è invece per molti aspetti importante. Il L. vi si mostra ricco d'invenzione melodica, rinnovatore di usi ritmici e di formule costruttive (p. es. in un'aria a quattro parti), ricercatorè di contrasti modali e dinamici, esperto d'ogni stile, maestro negli effetti teatrali di proporzioni o vaste o minuscole, sia con gli accenti vocali, sia con i timbri strumentali. Assai felice nelle espressioni caricaturali e forti.
Al L. fu erroneamente attribuita l'invenzione dei finali. Si sa che A. Scarlatti, L. Leo e altri contemporanei ne avevano composti, concludendo, cioè, con pezzi a più voci, ciascun atto delle loro opere più dense di novità. È probabile che il terzetto (un pezzo in forma bipartita, di circa 100 battute, con quartetto e basso continuo) che chiude il primo atto del Governatore, costituisca uno dei più maturi saggi di finale drammatico, in quanto esso non è un aggregato vocale e strumentale senza relazione, o scarsamente aderente, con la situazione scenica, ma deriva il suo svolgimento dal dialogo e dal momento sentimentale. L'avere evitato sia le insipide polifonie, sia lo scialbo recitativo, e l'avere formalmente fuso e psicologicamente distinto le tre persone che il libretto presentava diverse nell'animo e nello stato sociale, costituisce il maggiore pregio di questo terzetto. Il finale del secondo atto, un quintetto, è anch'esso direttamente ispirato dalla scena.
Bibl.: H. Kretzschmar, Zwei Opern N. Logroscinos, in Gesammelte Aufsätze über Musik, II, Lipsia 1911, pp. 374-400; U. Prota Giurleo, N. L., Napoli 1927; E. P. Morello, A. Scarlatti e N. L., 1927.