Ricciotti, Nicola
Patriota (Frosinone 1797 - Vallone di Rovito, Cosenza, 1844). Arruolatosi nell’esercito napoletano comandato da Gugliemo Pepe durante la rivoluzione del 1820, dopo la restaurazione tornò a Frosinone, dove fu arrestato e condannato, nel 1823, a vent’anni di prigione. Ottenuta la libertà nel 1831, in seguito all’amnistia concessa da Gregorio XVI, andò in esilio in Corsica, dove conobbe Mazzini. Di lì si recò ad Ancona, che era insorta, e vi comandò la colonna mobile dei volontari. Tornato in Francia dopo la sconfitta del moto, si affiliò alla Giovine Italia e nel 1835 si recò in Spagna a combattere al fianco dei liberali contro i carlisti. Lasciò la Spagna alla notizia che in Italia si preparavano moti insurrezionali e, andato a Londra nel gennaio 1844, si accordò con Mazzini per una spedizione nelle Marche. Sbarcato a Malta, raggiunse Corfù, dove incontrò i fratelli Bandiera, che stavano preparando la spedizione in Calabria. Abbandonato il disegno di provocare un’insurrezione nelle Marche, si unì a loro e, in seguito al fallimento della spedizione, fu con loro fucilato il 25 luglio del 1844.