ANDREESCU, Nicolae
Pittore, nacque in Moldavia nel 1851. Esordì come professore di disegno nel liceo di una piccola città di provincia, ma ben presto la febbre dell'arte lo conquistò e lo spinse a fuggire l'ambiente mediocre che soffocava il suo promettente talento. Come la maggior parte degli artisti romeni del tempo suo, emigrò in Francia e, vicino al Grigorescu, che gli fu compagno e amico, lavorò molto nella feconda atmosfera della scuola di Barbizon. Tornato in Romenia, morì a Bucarest nel 1882. La sua pittura, un po' torbida e di una tecnica ancora faticosa nei primi saggi, si semplifica e si chiarisce nel plein air, al contatto del Diaz e di Théodore Rousseau, e acquista una pennellata grassa e costruttiva e un senso potentemente sintetico dei volumi, dei piani e delle masse. Fra i suoi quadri, dalle tonalità sobrie e calde, meritano di essere particolarmente ricordati: Fiori (collezione A. Blank), Inverno (fondazione principe Carol), Paesaggio (collezione Badescu), Al villaggio (collezione Bratianu), Caccia (proprietà dello Stato).