• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BERCHEM, Nicolaes o Claes

di G. I. Hoogewerff - Enciclopedia Italiana (1930)
  • Condividi

BERCHEM, Nicolaes o Claes

G. I. Hoogewerff

Pittore. Figlio del pittore di nature morte Pieter Claeszoon, fu battezzato a Haarlem il 1° ottobre 1620, morì ad Amsterdam il 18 febbraio 1683. Scolaro del padre e anche di Claes Molyaert e di Jan Wils, entrò nella Compagnia dei pittori di Haarlem nel 1642. Dopo qualche anno di soggiorno a Roma, tornò in patria nel 1646. Lo troviamo ricordato, sempre a Haarlem, nel 1656 e nel 1670. Nel 1677 si trasferì ad Amsterdam. Dipinse soprattutto scene pastorali con motivi italiani, ma si conoscono di lui anche quadri di altro soggetto: cacce, nevicate, porti, ecc. La tonalità dei suoi dipinti è piacevolmente soleggiata e chiara, ma quelli dell'ultimo periodo sono più manierati e di colorito acceso. Di lui si hanno molti disegni assai finiti, e le sue sessanta acquaforti sono molto ammirate e ricercate. B., che godette anche da vivo grande fama, ebbe molti scolari, fra cui W. Romein, vero imitatore del maestro, Dirk van Bergen, Simon du Bois, Jacob van Huchtenburg, Johannes Glauber, e altri.

Bibl.: E. W. Moes, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibl. precedente).

Vedi anche
Hobbema, Meindert Pittore (Amsterdam 1638 - ivi 1709). Studiò e lavorò con J. van Ruysdael. In seguito H. passò al "servizio" del sindaco di Amsterdam come controllore dei vini. I suoi dipinti (in genere vedute di campagne boscose) si distinguono per la grande perfezione tecnica e vivacità di luminoso colorito. Apprezzato ... Goyen, Jan van Pittore (Leida 1596 - L'Aia 1656), uno dei maggiori paesisti olandesi. Abbandonò presto lo stile aneddotico e cromaticamente contrastato del maestro, E. van de Velde. Nelle sue vedute, in genere ridotte a una estrema sobrietà di elementi (mare, orizzonte basso, un vasto cielo), e tutte su una scala quasi ... Jan Siberechts Pittore (Anversa 1627 - Londra 1703 circa). Risentì inizialmente dello stile italianizzante di K. Dujardin, J. Both, N. Berchem; in seguito dipinse paesaggi con personaggi e animali, caratterizzati da pienezza di volumi ed effetti di luce, evidenti nelle numerose scene di Guado (1658, Londra, National ... Ruisdael, Jacob van Pittore (Haarlem 1628 o 1629 - Amsterdam 1682); figlio di Isaack, fabbricante di cornici e modesto pittore, si formò nella tradizione pittorica della scuola di Haarlem, forse con lo zio S. van Ruysdael. Nelle prime opere, in cui risentì anche di H. C. Vroom, descrisse i varî aspetti del paesaggio olandese, ...
Tag
  • AMSTERDAM
  • HAARLEM
  • LIPSIA
  • ROMA
Altri risultati per BERCHEM, Nicolaes o Claes
  • Berchem, Nicolaes Pietersz
    Enciclopedia on line
    Pittore (Haarlem 1620 - Amsterdam 1683). Figlio del pittore di nature morte Pieter Claesz, fu allievo del padre, di Claes Moeyaert e di Jan Wils. Soggiornò (1642 e 1653) a Roma, traendo dalla campagna romana i temi dei suoi fortunati paesaggi. È, con J. Both, il più noto dei paesisti olandesi italianizzanti. ...
Vocabolario
berchèmia
berchemia berchèmia s. f. [lat. scient. Berchemia, di etimo ignoto]. – Genere di piante della famiglia ramnacee, con varie specie dell’Asia e America Settentr.: sono per lo più arbusti a rami volubili, foglie caduche e fiori ermafroditi;...
o, O
o, O ‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec....
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali