ABILDGAARD [pron. ábildgord], Nicolai Abraham
Pittore, nato a Copenaghen nel 1743, morto il 4 giugno 1809. Compìti i corsi dell'Accademia, nel 1767 vinse la grande medaglia d'oro, e nel 1772 si recò in Italia pensionato dal governo a studiare l'arte antica e a fare copie da Raffaello, Michelangelo e Tiziano. Tornato in patria, fu nel 1785 nominato professore e più tardi direttore dell'Accademia. Preferiva i soggetti della letteratura classica: il Filottete a Lemno segna l'inizio del neoclassicismo danese. Il suo colore, dalla patina dorata, si fece sempre più dolce con gli anni, rivelando anche l'influsso di Nicola Poussin, come lui formatosi in Italia. Lavorò anche come architetto e scultore, e disegnò monumenti, dei quali il più notevole è quello di Copenaghen per la conseguita libertà dei contadini. S'occupò d'arte decorativa, disegnò mobili e altri oggetti d'uso. Diede grande impulso alla cultura artistica della Danimarca, e fu il primo a scoprire il genio del giovane Thorwaldsen e ad aiutarlo, affidandogli l'esecuzione dei proprî bozzetti.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907.