COEFFETEAU, Nicolas
Domenicano francese, nato nel 1574 a Château-du-Loir presso Saint-Calais (Sarthe), morto a Parigi il 21 aprile 1623. Segnalatosi come teologo e oratore sacro, venne nominato nel 1608 predicatore ordinario d'Enrico IV, nel 1617 vescovo suffraganeo di Metz, e il 22 agosto 1621 fu promosso all'episcopato di Marsiglia, ma morì prima di raggiungere la diocesi.
Controversista valentissimo, sostenne clamorose polemiche col re Giacomo I d'Inghilterra, con Pierre du Moulin, col "papa degli Ugonotti-Duplessis-Mornay, e confutò, richiestone dal pontefice Paolo V, il De Republica christiana di Marcantonio de Dominis, nei due volumi Pro sacra Monarchia Ecclesiae catholicae apostolicae et romanae (1623). Diede pure una traduzione francese delle prediche d'Ippolito Caracciolo (Sermons doctes et admirables, 1605) e d'un libro d'edificazione di Giacomo Affinati d'Acuto (La Montagne sainte de la tribulation, 1606). Nel 1620 pubblicò i Tableaux des passions humaines, rivelando buone doti di moralista. L'opera sua più nota è l'Histoire romaine... depuis le commencement de l'empire d'Auguste jusqu'à celui de Constantin le Grand, avec l'Épitomé de Florus (1621): fu ripetutamente ristampata e, per quanto priva di valore storico, venne tenuta ai suoi tempi in gran pregio, e considerata dal Vaugelas come un capolavoro di stile. Un fratello di Nicolas C., Guillaume (1589-1660), fu anch'egli teologo ed oratore sacro. I suoi migliori scritti vennero raccolti dal domenicano Jacques Hallier, sotto il titolo di Florilegium (Parigi 1667).
Bibl.: Ch. Urbain, N. C., Un des fondateurs de la prose française, Parigi 1893 e 1894.