BASSEVILLE (o Bassville), Nicolas-Jean Hugon de
Nacque ad Abbeville in Piccardia il 7 febbraio 1753. Avviato alla carriera ecclesiastica, divenne poi bibliotecario del principe di Condé. All'inizio della Rivoluzione collaborò al Mercure National e fu uno dei letterati che il Dumouriez, nominato nel 1792 da Luigi XVI ministro degli Esteri, introdusse nella diplomazia. Andò come segretario di legazione a Napoli, e quel ministro di Francia, barone de Mackau, lo inviò in missione presso la Santa Sede che, dopo l'approvazione della costituzione civile del clero da parte di Luigi XVI, sembrava sul punto di rompere le relazioni con la Francia. L'ambasciatore regio cardinale de Bernis aveva cessato d'esercitare le sue funzioni diplomatiche e per varî mesi non era rimasto in Roma, a tutela degl'interessi francesi, che il console Digne, sinché il 13 novembre 1792 giunse a Roma il B. Egli riuscì ad annodare rapporti col segretario di stato cardinale della Zelada, favorito dal fatto che una flotta francese incrociava intanto al largo delle coste pontificie intimorendo gli avversarî della Rivoluzione, numerosi nel popolo romano. Ma quando un corriere del Mackau, l'ufficiale di marina Charles de Flotte, recò al B. l'ordine d'inalberare sugli edifici di proprietà della Francia lo stemma repubblicano, ed il 13 gennaio 1793 il B. volle frammischiarsi alla folla domenicale in una carrozza con le coccarde tricolori, la plebe inferocita inseguì gli equipaggi, invase il palazzo in cui si era rifugiato il B. e lo ferì così gravemente che l'indomani morì. Questi eventi, che provocarono rivendicazioni e rappresaglie della Repubblica francese, ispirarono la cantica di Vincenzo Monti: In morte di Ugo Bassville.
Bibl.: F. Masson, Les diplomates de la Révolution, Parigi 1883; L. Vicchi, Les Français à Rome pendant la Convention, Fusignano 1892; S. Nicastro, Sulla morte di Ugo Bassville, in Studî storici, XX (1911); G. Bourgin, L'assassinat de Bassville et l'opinion romaine en 1793, in Mélanges d'archéol. et d'hist. de l'École franç. de Rome, XXXIII (1913), pp. 365-373; A. Simioni, Il risorgimento politico dell'Italia merid., voll. 2, Messina 1925-29, passim.