Artista ungherese naturalizzato francese (Kalocsa 1912 - Parigi 1992), fra i più significativi esponenti dell'arte cinetica. Formatosi all'accademia di belle arti di Budapest, nel 1936 si stabilì a Parigi. Perseguendo un'integrazione costruttiva e dinamica dello spazio nell'opera d'arte (spaziodinamismo), dal 1949 realizzò le sue prime opere cinetiche giungendo nel 1951, con le monumentali torri spazio-dinamiche, all'identificazione tra scultura, architettura e ambiente. Dal 1954 la ricerca di una sintesi tra arte e tecnologia lo portò a elaborare, avvalendosi dell'elettronica e della cibernetica, nuove combinazioni di forma, movimento, luce e suono (Lux I, 1957, Parigi, Musée national d'art moderne; Chronos, 1973, torre cibernetica, San Francisco, Embarcadero Center). Le sue opere sono state utilizzate anche nell'ambito di performance e spettacoli teatrali. Dopo il 1972, S. si dedicò prevalentemente agli aspetti teorici della propria opera: La ville cybernétique, 1972; Perturbation et chronocratie, 1978; La thèorie des miroirs, 1982.