Vernia, Nicoletto (o Nicolò o Paolo Nicola) Filosofo (n. Chieti 1420 ca
m. Vicenza 1499). Allievo a Padova di Paolo della Pergola e di Gaetano da Thiene, conseguì il dottorato nel 1458; da vecchio si laureò anche in medicina (1496). Successore nell’insegnamento di filosofia naturale di Gaetano da Thiene (1465), ebbe come allievi Nifo e Pomponazzi. È autore di numerosi scritti legati all’insegnamento: Quaestio an ens mobile sit totius philosophiae naturalis subiectum; De divisione phiosophiae (prologo alla Fisica); Quaestio an medicina nobilior ac praestantior sit iure civili; Quaestio an caelum sit animatum; Quaestio an dentur universalia realia; Quaestio de gravibus et levibus; Quaestio an coelum sit ex materia et forma constitutum vel non. Da queste opere emerge un orientamento aristotelico-averroistico, cauto nelle soluzioni più controverse; poiché la sua fama di averroista e di incredulo era assai diffusa, scrisse una confutazione della dottrina dell’unità dell’intelletto (Quaestiones de pluralitate intellectus contra falsam et ab omni veritate remotam opinionem Averroys et de animae felicitate, redatta nel 1492 e pubblicata post. nel 1504).