NICOPOLIS ad Istrum (Νικόπολις πρὸς ῎Ιστρῳ, πρὸς ῎Ιστρον)
Città romana fondata da Traiano presso lo Jantra, affluente del Danubio, non lontano da Tărnovo in Bulgaria, ai piedi dell'Haemus (Balcani). Punto di incontro di grandi strade, appartenne alla Tracia e poi alla Mesia Inferiore e fiorì specialmente sotto Settimio Severo ma, già alla fine del III sec., con le invasioni gotiche è una città morta. Greca di lingua e di costituzione, con molti abitanti stranieri e un gran numero di culti religiosi. Scavata in parte da studiosi bulgari e francesi fra il 1900 e il 1906.
La città, di forma quadrangolare con cinta di mura e torri rotonde, comprendeva entro una cinta più piccola un castellum. In parte scavato è il piccolo teatro e alcuni ambienti (tabernae?) aperti verso un peristilio a colonnato che dava da una parte sul portico del Foro e dall'altro sui grandi propilei; questi presentano un fronte di quattro colonne sormontate da un bel fregio con dedica a Traiano. Il bouleutèrion ed altre costruzioni (forse il praetorium) sorgono presso il Foro (55 × 42 m) circondato su tre lati da un portico a colonne ioniche. Sono state trovate molte basi di statue, altari, iscrizioni onorarie, frontoni con scudo e lance, e fregi. Acquedotto, canali, serbatoio e strade lastricate sono stati messi in luce. Nell'architettura di N. prevalgono elementi ellenistici microasiatici. Si deve forse presumere qui l'influsso dell'architetto Apollodoros di Damasco (v.) che costruì il famoso ponte di Traiano sul Danubio. Molti pezzi architettonici non sono finiti. Fra le sculture più notevoli una statua di Eros, copia romana del Il sec. d. C. dell'Eros di Prassitele a Paro, molti rilievi religiosi (il rilievo degli dèi, singolare opera provinciale), la bella testa bronzea di Gordiano III al museo di Sofia e molti bronzetti.
Bibl.: G. Kazarov, in Pauly-Wissowa, XVII, 1936, cc. 518-34, s. v.; G. Seure, Nicopolis ad Istrum, in Rev. Arch., 1907, p. 257; 1908, p. 33; M. Britcshoff, in Ath. Mitt., XLVIII, p. 96 (per le iscrizioni); S. Bobcev, in Izv. Bulg. Arch. Inst., V, 1928-29, p. 56 (ricostruzioni architettoniche); B. Filov, Erosstatue aus Nicopolis ad I., in Jahrbuch, XXIV, 1909, p. 60; D. Zoncev, Monuments de la sculpture romaine en Bulgarie meridionale, in Coll. Latomus, 39, Bruxelles 1959.