NIGERIA (XXIV, p. 814; App. I, p. 898; II, 11, p. 407)
Dal 1° ottobre 1960, la N. costituisce uno stato federale completamente indipendente nell'ambito del Commonwealth britannico. Lo stato si compone di tre regioni e di un territorio federale, come nella tabella in basso.
Le varie tribù sono distribuite come segue: gli Hausa e i Fulani formano il nucleo della Regione Settentrionale, gli Yoruba della Regione Occidentale e gli Ibo della Regione Orientale.
L'economia del paese s'impernia soprattutto sull'agricoltura, che occupa circa il 90% della popolazione e contribuisce al 90% delle esportazioni.
I prodotti alimentari più importanti sono costituiti dalla cassava, dallo yams, dal riso, dal miglio, dallo zucchero di canna, prodotto questo caratteristico delle piane alluvionali nella Regione Settentrionale, e dalla noce di cola, usata però come stimolante. Agli effetti delle esportazioni conta soprattutto l'olio di palma (un terzo circa, in valore, delle esportazioni) che occupa in questo campo il primo posto nel mondo. La palma è molto sensibile alla siccità, per cui è diffusa nelle aree umide della regione orientale. Le migliori qualità di olio di palma, per il 50% circa consumato sul luogo, provengono dalle piantagioni di Sapele e Calabar. Importanti semi oleosi sono forniti dalle arachidi, che dai Portoghesi sono state introdotte in Africa occidentale dal nuovo mondo, e dal sesamo. Un altro prodotto largamente esportato perché richiesto e redditizio è il cacao, che dà lavoro a 330.000 coltivatori. La produzione del caucciù deriva sia dalla coltivazione razionale della Hevea brasiliensis sia dal raccolto spontaneo della Landolphia owarensis (sei grandi piantagioni a Sapele, Calabar, Oban, ecc.) e un tempo anche dalla Funtumia elastica. La coltivazione del cotone è alquanto dispersa, poiché è usato per i bisogni locali, però alimenta anche una certa esportazione. L'allevamento del bestiame ha assunto una parte di rilievo nell'economia del paese; i bovini sono in gran parte distribuiti nella Regione Settentrionale.
La N. presenta notevoli risorse dal punto di vista minerario, che si basano soprattutto sulla produzione dello stagno e dei minerali ad esso associati (Jos Plateau), come la columbite, di cui il paese è il massimo produttore mondiale, tantalite, wolframio. Vengono utilizzati anche i giacimenti di combustibili fossili (Enugu-Udi), che sono collegati a Port Harcourt. Dagli scisti precambrici proviene l'oro, mentre nelle rocce sedimentarie cretaciche della N. orientale sono inclusi i minerali piombo-zinciferi, in parte argentiferi. Il minerale più importante agli effetti dell'esportazione è lo stagno (le sue miniere impiegano ben 60.000 operai). La produzione che proviene in gran parte dalle miniere di Jos e poi di Bauchi aveva raggiunto nell'ultima guerra una media di 17.000 t annue, scesa ora a 8.300 (5% della produzione mondiale). Segue, come valore, la columbite, tra i minerali metallici.
Sebbene la Federazione costituisca un mosaico di razze, di lingue, di religioni e di ordinamenti, e malgrado le notevoli divergenze di interessi e di vedute tra la Regione Settentrionale (ove prevalgono le vecchie famiglie sultanali ed emirali) e le altre due (ove l'elemento evoluto e occidentalizzante ha preso il sopravvento), la considerazione del peso che la Federazione - con la sua vasta superficie, la più numerosa popolazione dell'intero continente, le sue enormi ricchezze - potrà esercitare su tutta l'Africa (non solo occidentale) ha tenuto e tiene saldamente assieme i varî membri. D'altra parte, gli esponenti politici delle tre regioni hanno dato reciprocamente prova manifesta di maturità, spirito di compromesso e buon volere. I contrasti, soprattutto in materia di rapporti fra organi federali e regionnali, sono stati facilmente superati. Nell'agosto 1957 le regioni occidentale e orientale, nel marzo 1959 la regione settentrionale hanno raggiunto il pieno autogoverno negli affari interni.
Attraverso le successive tappe costituzionali fissate negli Orders in Council del 1947, 1951, 1954, 1959 e relative modifiche di minor conto, tappe tutte concordate tra il governo di Londra e gli organi locali, si giunse alla proclamazione dell'indipendenza il 1° ottobre 1960. Il 7 ottobre 1960 la N. fu ammessa fra le Nazioni Unite. La questione del Camerun è stata regolata dal plebiscito dell'11-12 febbraio 1961, a seguito del quale la zona settentrionale del Camerun ex britannico ha optato per l'unione con la N., mentre la zona meridionale ha optato per l'unione con la repubblica del Camerun (Camerun ex francese); ma questa ha peraltro contestato la validità dei resultati del censimento.
Da un punto di vista costituzionale la N. è una monarchia parlamentare federale. La regina d'Inghilterra è il capo dello stato, rappresentata in N. da un governatore generale nigeriano e da un governatore in ogni singola regione. Nella federazione, accanto al governatore generale, vi è un parlamento bicamerale (assemblea dei rappresentanti e senato); un consiglio esecutivo o Governo federale, presieduto da un Premier. Nelle tre Regioni vi è un governatore; un parlamento bicamerale; un Consiglio esecutivo. Il parlamento federale ha competenza esclusiva sulle materie di interesse generale e competenza concorrenziale con i parlamenti regionali su altre materie specificate. Le materie residue sono di competenza dei tre parlamenti regionali. Apposite leggi regolano le elezioni nella Federazione e nei singoli territorî. Nel dicembre 1959 si sono tenute le elezioni per l'Assemblea federale dei rappresentanti, che dal 1° ottobre 1960 si è trasformata in prima legislatura del nuovo Regno di Nigeria.
Per una razionale valorizzazione economica del paese sono in corso grandiosi piani di sviluppo, che prevedono in sette anni (1955-56 e 1957-62) una spesa totale di oltre 339.000.000 di sterline, di cui solo 23 forniti dal Colonial Development and Welfare Fund britannico e 10 dalla Banca Internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo, il resto dal ricavato della vendita dei quattro più importanti prodotti agricoli del paese: cacao, cotone, arachidi e prodotti della palma da olio.
Finanze. - Il reddito nazionale della N. è stato valutato, nel 1956, in 780,7 milioni di sterline. La N. dispone di un bilancio federale e di separati bilanci delle regioni che la compongono; si riportano qui di seguito i dati, in milioni di sterline, sul bilancio statale e sul debito pubblico per anni finanziarî terminanti al 31 marzo:
Nell'agosto 1958 è stata istituita la Banca centrale della N., che emette moneta, effettua il controllo sul sistema monetario e creditizio della federazione e finanzia lo sviluppo economico del paese. Nel 1957, presso le casse postali di risparmio esistevano depositi per 4,6 milioni di sterline. La moneta legale è la sterlina, con modalità di emissione e cambio comuni a quelle degli altri territorî dell'ex Africa Occidentale Britannica. Vedi tav. f. t.
Bibl.: Oltre i rapporti annuali del Colonial Office sulla Nigeria e la pubblicazione annuale The Colonial Territories, cfr. A. Burns, History of Nigeria, 5ª ed., Londra 1956; C. T. Quinn-Young e T. Herdmann, Geography of Nigeria, ivi 1948; K. M. Buchanan e J. C. Pugh, Land and people in Nigeria, ivi 1955; J. R. V. Prescott, Nigeria's regional boundary problems, in Geogr. Review, 1959 (4); B. W. Hodder, The mining of the Jos Plateau of Nigeria, in Economic Geography, (1959), pp. 109-22; W. B. Morgan, Agriculture in Southern Nigeria, ibidem, pp. 138-50; G. Walker, Traffic and Transport in Nigeria, Londra 1960.