MANUEL, Niklaus Deutsch
Poeta, pittore e statista svizzero, nato nel 1484 a Berna, morto ivi il 30 apiile 1530. Dopo avere partecipato alla campagna del 1522 con gli Svizzeri al servizio di Francesco I e alla battaglia della Bicocca, prese attivissima parte alla vita politico-religiosa di Berna e fu uno dei fautori più fervidi, ma anche abili ed equilibrati (specie nelle trattative con lo Zwingli) del suo passaggio al protestantesimo.
Accanto a Urs Graf e Hans Leu M. è il pittore svizzero più rappresentativo del periodo della Riforma. Nella sua opera, che abbraccia tutti i campi della pittura e del disegno, si osservano varî influssi (Hans Fries. Baldung, ecc.), e sebbene vi si noti una graduale liberazione da elementi gotici, egli non riuscì mai ad acquistare una sua decisa personalità. Le sue opere hanno pregi particolari notevoli, ma non arrivano, soprattutto per difetti della composizione, alla rappresentazione compiuta. Si conservano di lui alcuni quadri a olio di soggetto biblico (Betsabea, Decapitazione di S. Giovanni), mitologico (Piramo e Tisbe, Giudizio di Paride), storico (Lucrezia), autoritratti, una quantità di disegni ora realistici (scene della vita dei lanzichenecchi), ora allegorici o mitologici, e varî quaderni di schizzi (Zwei Schreibbüchlein des N.M.-D., pubblic. da P. Ganz, 1909). Distrutto è il suo quadro più famoso, l'affresco Danza Macabra, noto solo da riproduzioni (N.M.s Totentanz, 24 litografie, Berna 1829-31).
Importanza nella storia culturale e letteraria hanno i suoi drammi. Negli ultimi anni della sua vita si volse all'attività letteraria, conferendo al Fastnachtspiel, sull'esempio di P. Gengenbach, carattere tendenziosopolemico a servigio delle idee della Riforma. Forti satire antipapali sono i drammi, slegati nell'azione, ma efficaci e mordacissimi: Vom Papst und seiner Priesterschaft (chiamato anche Todtenfresser) affine al dramma del Gengenbach; Von Papsts und Christi Gegensatz, come il ciclo di Luca Cranach (Passional Christi und Antichristi) contrapposizione della ricchezza della corte papale alla povertà di Cristo (l'uno e l'altro rappresentati nel 1522, rifatti e stampati nel '24); Der Ablasshrämer (1525) contro la vendita di dispense. Dopo la rivolta dei contadini il M. abbandona i drammi popolareschi, e scrive dialoghi più dotti, non destinati alle scene, ma non meno polemici: Barbali (1526), una lunga disputazione, zeppa di citazioni bibliche, contro la monacazione; Krankheit und Testament der Messe (1528), dialoghi in prosa, in vivace stile umanistico, la sua opera più matura.
Ediz.: Edizione completa a cura di J. Bächtold, Frauenfeld 1878; F. Vetter, Ein Rufer im Streit. N. M.s erste reform. Dichtungen (in ted. mod. e dial. bernese), Berna 1917; id., N. M. s Totenfresser, Lipsia 1923.
Bibl.: K. v. Grüneisen, N. M., Leben eines Malers u. Dichters, ecc., Stoccarda 1837; J. G. v. Schaffroth, Der Reform. N. M., Basilea 1885; B. Haendcke, N. M. D. als Künstler, Frauenfeld 1889; S. Singer, Sprache u. Werke d. N. M., in Aufsätze u. Vorträge, Tubinga 1912, p. 174 segg.; id., N. M.s Ablasskrämer, in Blätter f. bern. Gesch.,e cc., XXIV; L. Stamm, N. M. als bild. Künstler, Berna 1925; L. Sturum, in Thieme-BEcker, Künst.-Lex., IX, Lipsia 1913.