Scrittore (Saratov 1828 - ivi 1889); uno dei maggiori pensatori democratici rivoluzionarî russi dell'Ottocento. Fu attivo collaboratore degli Otečestvennye Zapiski ("Annali patrî") e del Sovremennik ("Il contemporaneo"), e per il suo radicalismo scontò il carcere (1862-83). La sua attività letteraria va da questioni teoriche riguardanti l'arte (Estetičeskie otnošenija iskusstva k dejstvitel´nosti "Rapporti estetici dell'arte con la realtà", 1855) che, secondo lui, deve "riprodurre, nei limiti delle forze, la realtà e spiegarla per il bene dell'uomo", a saggi critici, al romanzo (Čto delat´? "Che fare?", 1863), a studî economici.