Botanico, genetista, e fitogeografo (n. Mosca 1887 - m. forse Magadan 1943). Studiò scienze agrarie e lavorò a Cambridge e a Londra con W. Bateson. Rientrato in patria, svolse importanti ricerche sulle serie omologhe della variabilità genetica e sui centri geografici di origine delle piante coltivate (Centry proischoždenija kul´turnych rastenij "Centri di origine delle piante coltivate", 1926), vasto lavoro che gli procurò larga fama e l'attenzione del governo sovietico, che gli affidò l'organizzazione di una rete di istituti, posti sotto l'egida dell'Accademia Lenin di scienze agrarie. Per disporre a scopo di ibridazione di nuove varietà spontanee delle principali specie coltivate e di quelle selvatiche loro progenitrici, V. guidò diverse spedizioni. A partire dal 1936 l'opera di V., accusato di avere ritardato lo sviluppo della produzione agricola, fu criticata da T. D. Lysenko, che indusse le autorità dell'URSS a riprendere concetti lamarckiani sull'eredità dei caratteri acquisiti. V. cadde in disgrazia, fu privato delle cariche che ricopriva e confinato in Siberia, dove sarebbe morto nel genn. 1943. Caduto nel 1965 Lysenko, l'anno successivo a V. fu intitolato l'Istituto di orticoltura dell'URSS.