Sociologo e critico letterario (Mescovok 1842 - Pietroburgo 1904), il più notevole rappresentante del populismo nel campo della critica. Nei suoi saggi su Tolstoj e Dostoevskij (Žestokij talant "Un ingegno crudele", 1882) M. seppe fondere le sue dottrine sociologiche con una buona comprensione dell'arte. Importanti ancora oggi sono i suoi studî su Turgenev, G. Uspenskij, Saltykov-Ščedrin, V. M. Garšin e i suoi saggi sui rapporti tra letteratura e vita. Tra le opere sociologiche ricordiamo: Čto takoe progress? ("Che cos'è il progresso?", 1869), Bor´ba za individual´nost´ ("La lotta per l'individualità", 1875), Geroj i tolpa ("L'eroe e la folla", 1882), O Vsevolode Garšine ("Su Vsevolod Garšin", 1885). Negli ultimi anni assunse un atteggiamento polemico nei confronti del marxismo. Significativi in proposito sono gli articoli dedicati a M. Gor´kij (1898).