Uomo politico sovietico (Pietroburgo 1888 - Mosca 1970). Operaio metallurgico, nel 1902 aderì al partito socialdemocratico; più volte arrestato, durante la rivoluzione del 1917 e la guerra civile fu a capo della produzione e fornitura di armi per l'armata rossa. Segretario del Comitato centrale del partito comunista nel 1926-27, nel 1946, dopo la morte di M. I. Kalinin, gli successe quale presidente del Presidium del Soviet Supremo sino al marzo 1953, quando fu sostituito da K. E. Vorošilov; nel febbr. 1956 fu nominato presidente del Comitato di controllo del partito.