BARANSKIJ, Nikolaj Nikolaevič
Geografo russo, nato a Tomsk il 15 luglio 1881, morto a Mosca il 29 novembre 1963. Figlio d'un professore di ginnasio, si interessò dapprima di economia politica e di storia economica. Del 1901 è un suo lavoro sulla vita dei contadini nella zona di Barnaul, in cui si rilevano tendenze politiche contrarie al regime zarista. Dopo l'avvento del regime sovietico trovò occupazione in diversi uffici statali; solo verso il 1925 cominciò a svolgere attività scientifica nel campo della geografia e ben presto divenne professore nell'università di Mosca (1929). Lavoratore infaticabile, ha pubblicato da allora circa 500 scritti, traducendo anche dal francese in russo opere di notevole mole. Si è occupato sia di problemi metodologici e didattici, sia di descrizioni regionali. Nota è soprattutto la sua Ekonomičeskaja geografija Sovetskogo Sojuza ("Geografia economica dell'Unione Sovietica", 1927), tradotta anche in lingue occidentali, e che ha avuto numerose edizioni. Egli vede nella geografia una scienza unitaria in grado di dar consigli per la soluzione di problemi che riguardano l'interazione uomo-ambiente. È stato anche fautore della cartografia economica e ha contribuito a migliorare l'insegnamento della geografia nelle scuole sovietiche, dirigendo, tra l'altro, la rivista Geografija Vškole ("La geografia nelle scuole"), che si pubblica dal 1946 in nuova serie.