KONTOLEON, Nikolaos
Archeologo greco, nato a Chio nel 1910, morto ad Atene il 24 luglio 1975. Studiò alla facoltà di Lettere dell'università di Atene e fece studi di perfezionamento a Colonia e a Monaco (1938-40). Risultato primo al concorso del Servizio archeologico (1933), prestò la sua opera come conservatore e ispettore alle Antichità nelle Cicladi e nelle isole dell'Egeo orientale fino al 1956, quando divenne professore ordinario di Archeologia classica nella facoltà di Lettere di Atene. Due volte fu eletto preside della facoltà di Lettere dell'università di Atene e ispettore generale del ministero della Cultura e delle Scienze (1974). Insegnò in molte università; fece parte della commissione internazionale del Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae.
Fu studioso di valore internazionale ed ebbe molti riconoscimenti in patria e all'estero: membro dell'Académie des Inscriptions et Belles Lettres di Parigi, dell'Istituto archeologico germanico e americano, e inoltre della Società archeologica di Atene e della Società antropologica di Grecia.
La sua produzione fu molteplice, ed estesa a problemi teorici sull'arte (Τέχνη ϰαὶ ΜίμησιϚ ϰατὰ τοὺϚ πϱωίμουϚ ἐλληνιϰοὺϚ χϱόνουϚ, "Arte e imitazione nelle prime età greche", 1957), sul culto antico (Τὸ ᾽Εϱέχϑειον ὡϚ οἰϰοδόμημα χϑονίαϚ λατϱείαϚ, "L'Eretteo come edificio di culto ctonio", 1949), sull'epigrafia (Inscriptions de Chios, 1949; Zu den neuen Archilochos-Inschriften, 1956; Zu den literarischen ἀναγϱαϕαί, 1964), sulla storia (Zur Gründung von Naxos und Megara auf Sizilien, 1967; Οἱ ᾽Αειναῦται τῆϚ ΕϱετϱίαϚ, "Gli ᾽Αειναῦται di Eretria", 1965) e sull'arte di tutti i periodi dell'antichità classica (῾Η ''ϕυσιϰὴ'' ᾽Αλήϑεια εἰϚ τὴν ἀϱχαίαν ἐλληνιϰὴν τέχνην, "La verità naturale nell'antica arte greca", 1956; Die frühgriechische Reliefskunst, 1969; Remarques sur l'art géométrique, 1971; ΠαϱατηϱήσειϚ εἰϚ τὴν δαιδαλιϰὴν τἐχνην τῆϚ ΚϱήτηϚ, "Osservazioni sull'arte dedalica di Creta", 1973).
Compì per lungo tempo scavi a Nasso (cfr. Πϱαϰτιϰὰ ᾽ΑϱχαιολογιϰῆϚ ῾ΕταιϱείαϚ, 1949-72) e a Teno (ibid., 1949-58), scoprendo importanti tombe di epoca protocicladica a Grotta, tombe con ori di epoca micenea a Nasso (Haplomata), luoghi d'iniziazione a Nasso (Sangrì) e Teno, dove trovò anche anfore con rappresentazioni a rilievo. Numerosi studi di K. sono dedicati alla scultura cicladica (Οἱ Κοῦϱοι τῆϚ ΘήϱαϚ, "I Κοῦϱοι di Tera", 1948; Κεϕαλαὶ ἐϰ ΘήϱαϚ, "Teste da Tera", 1955; ᾽Αϱχαϊϰὰ Γλυπτὰ τῆϚ Μήλου, "Rilievi arcaici di Melo", 1959; ᾽ΑνδϱιὰϚ ϰαὶ τὸ σϕέλαϚ, "La statua e il piedistallo", 1973) e alla plastica della sua patria, Chio (᾽Αϱχαῖα τοπωνύμια ἐϰ Χίου, "Toponimi antichi di Chio", 1947; Monuments à décoration gravés du Musée de Chios, 1947-48, 1949; Τὸ Δήλιον τῆϚ Χίου, "Il Delio di Chio", 1955).
La sua concezione filosofica si trova in varie sue pubblicazioni (᾽Η ''ϕυσιϰὴ'' ᾽Αλήϑεια, cit., 1965; ᾽Απόλλων ὁ ϑεὸϚ τῆϚ ἀνϑϱωπίνηϚ ἐλευϑεϱίαϚ, "Apollo il dio della libertà umana", 1967), ma la sua profonda e libera personalità si rivela anche nello studio fondamentale ῞Εν σχῆμα πολιτιϰῶν ἰδεῶν τῶν ἀϱχαίων ("Uno schema delle idee politiche antiche", 1965-66).
Bibl.: M. Mitsós, Nik. M. Kontoleon, in Χιαϰὴ ᾽ΕπιϑεώϱησιϚ, 13 (1975), pp. 162-64, e in ῎ΑνϑϱωποϚ, 3, 1 (1976), pp. 187-94; G.S. Korrés, N.M. Kontoleon, in ᾽Αϑηνᾶ ΟΕ, 1974-75, pp. 391-96; V. Lambrinoudakis, in Gnomon, 48 (1976), pp. 523-27; Στήλη, volume in onore di N.M. Kontoleon, Atene 1980, pp. 9-12; G.S. Korrés, in Grande Enciclopedia Sovietica, sub voce, p. 756.