FEDERMANN, Nikolaus
Celebre avventuriero, nato a Ulm. Postosi al servizio dei Welser, si recò nel 1530 nel Venezuela, ed effettuò una spedizione nell'interno del paese fino ai Llanos, della quale scrisse in tedesco una relazione che fu pubblicata a Haguenau nel 1557 con il titolo Indianische Historia dal cognato Giovanni Kuphaber. Nominato luogotenente del nuovo governatore, Giorgio di Spira, con facoltà tuttavia di poter fare delle conquiste per conto proprio, F. affidò l'esercito al suo luogotenente Antonio de Chaves con l'ordine di aspettarlo al capo della Vela. Aveva già combinato in segreto il suo piano con Alonso Martín, che disponeva dei brigantini lasciati da Alfinger a Maracaibo. Al capo della Vela Martín e Chaves trovarono F., ritornato dalla Española con 80 uomini e un numero sufficiente di cavalli. Fallito un tentativo di stabilire colà una pescheria di perle, venne intrapresa una spedizione verso il sud (principio del 1536): attraversando la vallata di Uper e seguendo il corso del fiume Maddalena, arrivarono fino alle giogaie di Ocana; ma il governatore di Santa Marta, don Pedro Fernández de Lugo, alla cui giurisdizione apparteneva quel territorio, protestò e F. decise di ritornare a Coro. Dopo stenti infiniti riuscì ad attraversare la laguna di Maracaibo, marciò verso Barquisimeto e si diresse verso i Llanos; all'inizio del 1538 riprese la marcia, giungendo alle rive del fiume Apure, poi si diresse a S. e, nella vallata di Fonseca, si incontrò con Sebastiano de Belalcázar e Gonzalo Jiménez de Quesada. Verso la metà del 1539 entrò in Santa Fé, dopo tre anni di marcia dalla sua partenza dal capo della Vela; e con Quesada e Belalcázar si recò in Spagna perché il re delimitasse il territorio che doveva spettare a ognuno di loro come premio del servizio prestato. F. ritornò poi in Germania; ma qui fu messo in prigione e gli furono sequestrati i beni. Secondo alcuni egli vi sarebbe morto; secondo altri sarebbe invece riuscito a liberarsi e sarebbe perito in un naufragio, mentre navigava verso la Spagna.