Nilo (ar. an-Nil, comun. el-Bahr «il fiume» per antonomasia)
(ar. an-Nil, comun. el-Bahr «il fiume» per antonomasia) Il maggior fiume dell’Africa, primo del globo per lunghezza (6671 km: dalla sorgente di Kukarara, 2440 m.s.m., nel Ruanda, al Mediterraneo), uno dei maggiori per ampiezza di bacino (2.867.000 km2); drena la regione dei grandi laghi equatoriali Vittoria, Mobutu ed Edoardo. A valle del Cairo comincia il delta (22.000 km2), che è stato il primo apparato deltizio a essere descritto e da cui ha avuto origine, grazie alla sua forma triangolare in pianta, il termine delta (terza lettera dell'alfabeto greco), usato da Erodoto. Il N., che fu dagli antichi egiziani venerato come divinità (Hapi), ha sempre avuto importanza enorme come unica arteria di comunicazione, attraverso la grande barriera desertica, fra il Mar Mediterraneo, il Sudan, la regione etiopica e la regione equatoriale; esso rappresenta perciò anche una zona di mescolanze di popoli e razze, per la quale gli influssi camitici sono penetrati fino ai laghi equatoriali, come vi è penetrato l'islamismo. Tuttavia le sorgenti del N. rimasero un problema insoluto fino alla metà del sec. 19°. Spedizioni esplorative furono tentate al tempo di Augusto e di Nerone. Il Lago Tana, serbatoio del N. Azzurro, fu raggiunto da missionari gesuiti nel sec. 16°, poi definitivamente riconosciuto nel 1770 dallo scozzese J. Bruce. Ma la spedizione inviata nel 1840-41 da Muhammad ‛Ali sull’altro ramo del N., risalito fino a Gondokoro (4° 54′ N), dimostrò che questo ramo, detto N. Bianco, era quello principale. Tuttavia i laghi sorgentiferi Vittoria e Mobutu furono scoperti solo da spedizioni (J.H. Speke e J. Grant) mosse dall’Oceano Indiano. Il regime del N. dipende dalle piogge stagionali delle regioni subtropicali incluse nel suo bacino. Mentre le regolari piogge equatoriali della regione sorgentifera del N. Bianco determinano la portata normale del fiume, le note piene sono causate dal N. Azzurro e dal fiume Atbara, i quali apportano anche la massima parte del limo fecondatore. Sin da tempo antichissimo le piene erano utilizzate, sottoponendo a una sistematica inondazione le zone laterali, che venivano irrigate per sommersione: dopo la decrescenza delle acque si procedeva alla semina sul limo deposto. A questo sistema fu sostituito nel sec. 19° quello dell’irrigazione permanente, mediante la costruzione di sbarramenti che permettono di immagazzinare le acque del fiume e distribuirle poi razionalmente. Il primo sbarramento fu costruito tra il 1833 e il 1884 a valle del Cairo. Ma gli sbarramenti più imponenti sono quelli di Assuan: la prima diga fu costruita fra il 1899 e il 1907 e ingrandita nel 1933 (bacino di 5,5 miliardi di m3); la seconda, 6,5 km a monte di Assuan, completata nel 1970, ha dato luogo alla formazione del Lago Nasser, diviso fra Egitto e Sudan (dove prende il nome di Lago Nubia). La formazione del lago ha provocato l’evacuazione di ca. 90.000 persone, il trasferimento di monumenti archeologici (tra cui i due templi di Abu Simbel), l’eliminazione delle piene a valle e l’intercettazione del limo, che non si spande più con le piene sui terreni agricoli e non alimenta più la deposizione nel delta, che quindi è in regresso.