NORDENSKIÖLD, Nils Erland Herbert
Etnologo svedese, figlio dell'esploratore Adolf Erik (v.), nato a Ström il 19 luglio 1877, morto a Stoccolma il 5 luglio 1932. Il N., dopo aver compiuto studî geologici e paletnologici all'università di Upsala, iniziò la sua carriera di viaggiatore recandosi nel 1899 in Patagonia, dove fra l'altro, eseguendo scavi nella caverna Eberhardt a Ultima Esperanza, rinvenne numerosi resti di un grande sdentato, il Glossotherium Darwini, sino allora ritenuto fossile e che invece, dai suoi rilievi, appare essersi estinto solo in epoca relativamente recente. Indirizzando i suoi studî sull'etnologia dell'America Meridionale, il N. negli anni 1901-02, 1904-05, 1908-09, 1913-14, condusse ricerche di carattere prevalentemente archeologico nella regione del nord dell'Argentina e particolarmente nell'Oriente boliviano, stabilendo come le varie culture andine non avessero mai raggiunto il limite delle foreste vergini poste all'est delle Ande, ed esumando in varie località, fra cui Mojos e Santa Cruz de la Sierra, i resti di culture precolombiane fino allora sconosciute, alcune delle quali offrono molti punti di contatto con la cultura delle popolazioni Arawak del Basso Amazzoni.
Divenuto direttore del museo etnografico di Göteborg a cui diede carattere prettamente americanistico, il N. fu nel 1924 nominato titolare di una cattedra di etnologia generale e comparata creata appositamente per lui e annessa al suddetto museo. Nel 1929 compì il suo ultimo viaggio, recandosi in Colombia e nel Panamá a studiare le popolazioni Cuna e Chocò.
L'opera del N. è di grande importanza, avendo egli brillantemente dimostrato nelle sue opere i servigi che il metodo cartografico può rendere all'etnologia. Il lavoro più importante è la serie dei suoi Comparative Ethnographical Studies (voll. 9, Göteborg 1919-31), in cui fa sfoggio delle sue immense nozioni bibliografiche e di un'acuta conoscenza della mentalità delle popolazioni studiate.
Bibl.: S. Linné e G. Montell, E. N., in Ymer, Stoccolma 1933, pp. 91-97.