NIMFIDE (Νύμϕις, Nymphis)
Storico e uomo politico di Eraclea, figlio di Xenagora, nato circa il 310 a. C. Bandito ai tempi di Lisimaco, che s'era impadronito della città, vi tornò nel 281 circa, dopo la rovina del sovrano di Tracia, e organizzò anzi il ritorno dei fuorusciti. Lo troviamo ancora circa 40 anni dopo a capo di un'ambasceria degli Eracleoti ai Galati. Scrisse una cronaca della sua città (Intorno ad Eraclea) in 13 libri, una storia di Alessandro, dei Diadochi e degli Epigoni fino alla morte di Tolomeo Filadelfo (247 a. C.) e inoltre un periplo dell'Asia. Tutte queste opere sono perdute, ma possiamo ricostruire nelle linee generali la cronaca di Eraclea attraverso l'analoga cronaca di Memnone (v.), che se ne valse largamente utilizzando le sue vaste conoscenze di storia ellenistica. N. faceva per questo periodo larga parte ai maggiori avvenimenti della politica contemporanea.
Bibl.: Frammenti in C. Müller, Fragmenta Historicorum Graecorum, III, p. 12 segg. Cfr. F. Susemihl, Gesch. der griech. Litteratur in der Alexandrinerzeit, I, Lipsia 1891, pp. 620-21; M. Vogt, Die griech. Lokalhistoriker, in Jahrb. f. klassische Philologie, Suppl. XXVII (1902), pp. 716-17.