Agadžanova-Šutko, Nina Ferdinandovna
Sceneggiatrice russa, di origine armena, nata a Ekaterinodar (od. Krasnodar) l'8 novembre 1889 e morta l'11 dicembre 1974. Per la sensibilità e la capacità di trasformare la sua personale e concreta esperienza di militante rivoluzionaria in immagini, dettagli, storie minime, psicologie, è stata molto apprezzata dai più noti registi sovietici degli anni Venti, che l'hanno voluta come collaboratrice: da Sergej M. Ejzenštejn a Vsevolod I. Pudovkin e Lev V. Kulešov.
Tipica rappresentante di quel mondo studentesco coinvolto nei fermenti rivoluzionari dell'inizio del Novecento in Russia, dopo aver frequentato i corsi di pedagogia a Ekaterinodar, entrò nel Partito operaio socialdemocratico russo (Rossijskaja social-demokratičeskaja rabočaja partija) nel 1907 e, fra il 1911 e il 1916, venne arrestata e mandata al confino. La rivoluzione del 1917 la vide attiva militante nelle file bolsceviche e fra il 1918 e il 1919 emissario clandestino durante la guerra civile, nelle retrovie avversarie. Profondamente convinta degli ideali e delle istanze di rinnovamento in campo artistico promulgati dalla rivoluzione, giunse al cinema nel 1924 come consulente-sceneggiatrice e redattrice della sezione sceneggiature in alcuni importanti studi cinematografici (Sojuzdetfilm e Mezrabpomfilm). Per celebrare il ventennale della rivoluzione del 1905 a San Pietroburgo, venne affidata alla A. la sceneggiatura, suddivisa in otto episodi, di un film che avrebbe dovuto intitolarsi 1905 god (L'anno 1905) ed essere diretto da Ejzenštejn. Durante la lavorazione del film, però, l'abbozzo originale della sceneggiatura di uno di questi episodi, scritto dalla A., diventò la storia centrale di uno dei film più famosi della storia del cinema: Bronenosec Potëmkin (1925; La corazzata Potëmkin). La determinatezza e la passione rivoluzionaria della A. contagiarono il regista, con il quale si instaurò un'intensa e profonda collaborazione artistica.
Dopo alcuni film minori come V tylu u belych (1925, Nelle retrovie dei bianchi) di Boris V. Čajkovskij, regista di film di propaganda e d'avventura, Krasnaja Pres-nja (1926) di Abram M. Room e Matros Ivan Galaj (1929, Il marinaio Ivan Galaj) di Jakov I. Urinov, lavorò con due famosi registi. In primo luogo con Kulešov per il film Dva-Bul′di-dva (1930, Due Bul′di due), e quindi con Pudovkin per Dezertir (1933, Il disertore), un film ambientato in Germania all'inizio degli anni Trenta sul tema della lotta di classe del proletariato tedesco. La A. svolse anche attività didattica, insegnando al VGIK dal 1945 al 1952.
Kino enciklopedičeskij slovar′, Sovetskaja Enciklopedija, Moskva 1986, ad vocem; S.M. Ejzenštejn, Memuary, Moskva 1997, pp. 110-17.