NIPIOLOGIA (dal gr. νήπιος "infante" e λόγος "discorso", fondata da Ernesto Cacace, 1905)
È la scienza della prima età, cioè dell'età in cui non si parla, ossia lo studio integrale del lattante da tutti i punti di vista: biologico, psicologico, antropologico, clinico, igienico, giuridico, storico, sociologico, pedagogico. La nipiologia è una branca scientifica speciale, perché speciale è lo studio del bambino lattante, il quale ha tutte le attività, ma germinali, poco differenziate e in via d'evoluzione, e perciò ha caratteristiche proprie e una personalid che lo distingue notevolmente dal bambino degli altri periodi dell'infanzia. Per questa scarsa differenziazione delle sue attività, il lattante non si può facilmente studiare da specialisti differenti da punti di vista unilaterali, ma deve essere studiato in tutta la sua interezza. Gli studî anatomici, fisiologici, psicologici, antropologici, patologici, igienici, ecc., del bambino lattante sono intimamente legati fra loro e si possono dare reciproca luce. Per il primo periodo dell'esistenza umana - l'età del lattante - s'impone più che mai l'unità della scienza. In questa unità della scienza è la ragione dell'esistenza della nipiologia, come branca scientifica nuova e autonoma. La nipiologia rappresenta anche un nuovo indirizzo degli studî medici del lattante, perché, dovendosi il lattante studiare nella sua integrità con una cultura multilaterale, ma completa, il medico del lattante - che più d'ogni altro studioso ha la maggiore preparazione e le maggiori attitudini per tale studio - deve essere un nipiologo. Il suddetto studio ci potrà dare la conoscenza di ogni fenomeno del lattante e le norme della sua tutela integrale.
La nipiologia ebbe il suo vero battesimo scientifico nel 1922 nel III Congresso americano del bambino e nel I Congresso brasiliano per la protezione dell'infanzia in Rio de Janeiro, nei quali fu approvato (5 settembre 1922) un ordine del giorno, con cui fu affermata l'utilità dell'idea e dell'autonomia della nipiologia e si fecero voti per la fondazione dell'istituto di nipiologia nelle università, dell'istituto nipioigienico nei capoluoghi di provincia e delle società di nipiologia nei varî stati. In Italia furono tenuti 3 congressi nazionali di nipiologia rispettivamente in Ancona nel 1928, in Bolzano nel 1930 e in Perugia nel 1932. In essi furono ampiamente discussi temi riguardanti il bambino lattante; furono prospettate soluzioni d'importanti problemi medici, giuridici e sociali relativi al lattante; fu approvato un ordine del giorno per la fondazione dell'istituto di nipiologia in Italia; furono gettate le basi di nuovi studî sulla endocrinologia, sulla radiologia, sull'idroterapia, sulla psicologia e sull'igiene mentale del lattante; fu iniziato lo studio del lattante nell'arte in rapporto alla biologia; e fu messo in rilievo ciò che per la nipiologia è stato compiuto dall'Opera nazionale maternità e infanzia. La nipiologia ebbe una nuova consacrazione nella XXII riunione della Società italiana per il progresso delle scienze, tenutasi in Bari nel 1933.
L'istituto di nipiologia, ideato da E. Cacace, deve comprendere, fra loro coordinate, sezioni di biologia, di psicologia, di antropologia, di clinica, d'igiene, di giurisprudenza, di storia, di sociologia del lattante e tutte le sezioni complementari necessarie per il suo studio integrale; deve essere prevalentemente scientifico ed educativo e sorgere nelle università. Nel suddetto istituto si formerà l'educazione del medico del lattante, il quale, studiando successivamente in tutte le sezioni, potrà acquistare quella cultura completa, che lo metterà in grado di comprendere ogni fenomeno del lattante e di provvedere alla sua tutela integrale; si formerà anche l'educazione di tutto il personale ausiliario di protezione del lattante; si potranno gettare le basi dell'educazione del lattante: da esso si potrà irradiare quella perfetta educazione delle madri, per la quale si potrà realizzare la principale protezione dell'infante, cioè quella attuata dalla madre nell'ambiente familiare.
Il programma dell'istituto di nipiologia è stato adottato in Spagna (istituti di nipiologia di Valencia, di Barbastro, di Huesca, e di Cornellá de Llobregat).
Dell'istituto di nipiologia fa parte l'istituto nipioigienico, che ne è la sezione igienica e s'ispira all'idea di coordinazione delle varie forme di tutela igienica del lattante, e che comprende, fra loro coordinate, istituzioni di assistenza, di educazione e di previdenza e laboratorî per l'esame del latte e per lo studio igienico del lattante. L'Istituto nipioigienico, fondato da E. Cacace prima in Capua nel 1905 e poi in Napoli nel 1915, si è diffuso in parecchi paesi (Italia, Francia, Spagna, America) con diversi titoli e specialmente con quelli di Istituto di puericultura o di Centro di assistenza materna e infantile.
Sono sorte anche società nipiologiche. Nel 1915 venne fondata in Napoli, per iniziativa del Cacace, la Società italiana di nipiologia, che nel 1930 fu ricostituita in Bolzano e nel 1931 fu inquadrata nel Sindacato nazionale fascista dei medici. Nel 1922 fu fondata in Buenos Aires la Società argentina di nipiologia. Promossa dalle società argentine di nipiologia e d'igiene nel 1930 si tenne la "Semana de Nipiología e Higiene" in Buenos Aires. Nel 1924 sorse in Lima il Comitato peruviano di nipiologia e pedologia. Nel 1925 fu fondata in Saragozza la Società spagnola di nipiologia. La Società di pediatria di Montevideo organizzò e tenne nel 1929 le "Reuniones nipiológicas" e nel 1933 le "Jornadas nipiológicas". Nel 1933 fu fondata in Montevideo la Società uruguayana di nipiologia.
Fra le istituzioni educative, che l'istituto nipioigienico comprende, è soprattutto degna di nota la cattedra ambulante d'igiene della prima età o di puericultura, che, fondata dal Cacace nel 1906 come istituzione autonoma, si è diffusa in Italia dal 1927 per iniziativa dell'Opera nazionale maternità e infanzia, ed è sorta anche in Germania, Spagna, America. Bisogna pure ricordare che presso l'istituto nipioigienico di Capua sino dal 1905 fu istituito il servizio sociale delle visitatrici della prima infanzia.