nistagmo
Movimenti ritmici involontari degli occhi, che possono essere ‘a scosse’, con una componente rapida e una lenta nella direzione opposta, e ‘pendolari’, con oscillazioni grossolanamente uguali nelle due direzioni. Il n. è segno di instabilità o lesione di uno o più dei tre sistemi che fissano lo sguardo: quello che lo fissa in posizione primaria, quello che lo fissa in posizione eccentrica, quello che fissa l’immagine nei movimenti della testa; sono pertanto coinvolti il sistema della visione, il sistema vestibolare, i nuclei vestibolari del tronco cerebrale e il cervelletto. Il n. è presente normalmente quando si osserva un oggetto in movimento (n. optocinetico, che si perde in caso di lesioni del lobo parietale e viene evocato nel neonato per escludere cecità monooculari). Fisiologicamente anche la stimolazione termica del labirinto evoca un n. con deviazione tonica lenta degli occhi verso l’orecchio irrigato con acqua fredda. Il n. a scosse è la forma di n. più comune; per convenzione la direzione del n. è quella dei movimenti rapidi; per osservare il n. prima si valuta lo sguardo fisso, poi quello verso l’alto e il basso, indi nei movimenti di lateralità. Il n. può essere orizzontale o verticale o rotatorio; può essere spontaneo o indotto dall’esaminatore. In partic., il n. orizzontale di origine labirintica batte nella direzione opposta alla lesione e può essere accompagnato da nausea e instabilità posturale; il n. di origine cerebellare è più evidente nella fissazione di una mira in movimento, e la sua direzione varia con quella dello sguardo; lesioni del tronco cerebrale provocano n. grossolano, tipicamente dipendente dalla direzione dello sguardo, e può essere sia orizzontale che verticale (in questo caso quando si invita il paziente a guardare verso l’alto); quando batte verso il basso, è segno di lesioni del bulbo o del midollo cervicale. Le cause del n. a scosse sono frequentemente tossiche: alcol, fenitoina, litio, sedativi e ipnotici, antibiotici amminoglicosidici possono provocare n. orizzontale di origine neurovestibolare; le encefalopatie tossiche, paraneoplastiche e demielinizzanti, la siringomielia del bulbo e del rachide cervicale, e ancora il litio causano n. verticale di origine centrale (bulbo o verme del cervelletto). Il n. pendolare è tipico delle alterazioni della visione (➔) centrale nelle prime fasi della vita (albinismo, retinopatie congenite), è occasionalmente riscontrabile anche da solo (n. congenito), e talvolta in persone che hanno a lungo lavorato al buio, come i minatori. Il movimento pendolare si può trasformare in scosse agli estremi laterali dello sguardo; le oscillazioni sono rapide, vengono soppresse dalla convergenza e possono associarsi a movimenti o posizioni anomale del capo.