NITHSDALE, William Maxwell, quinto conte di
Nacque nel 1676 e morì a Roma nel 1744. Dopo avere trascorso la giovinezza tra gli esiliati giacobiti (fautori di Giacomo II Stuart; v.) a Parigi, sposò nel 1699 lady Winifred Herbert, figlia del marchese dì Powis. Tornò in Scozia, ma il governo lo considerò con sospetto come giacobita e cattolico e perciò nel 1704 fu privato della sua carica ereditaria di steward (amministratore) del distretto di Kirkcudbright. Nel 1707 progettò una rivolta e quattro anni più tardi rinunciò ai suoi possedimenti territoriali a favore del figlio maggiore, per essere libero di agire in caso di sollevazione. Nell'ottobre 1715, con William Gordon, visconte Kenmure, si unì ai giacobiti i nglesi presso Derwentwater, ma gli uomini del suo clan non lo seguirono. Combatté a Preston, ma fu fatto prigioniero e venne condannato a morte nel gennaio 1716, nonostante il suo atto di sottomissione. Tuttavia fu salvo per gli sforzi della moglie, la quale, avendo chiesto invano al re un rinvio dell'esecuzione, ottenne il permesso di visitare il marito. Ella lo travestì da donna e insieme ingannarono la vigilanza delle guardie. Con l'aiuto di un servo e dell'ambasciatore veneziano il N. raggiunse Dover e la Francia donde si recò presso il pretendente Giacomo Stuart a Roma, rimanendovi fino alla morte.