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NITO

di Paolo Misciatelli - Enciclopedia Italiana (1934)
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NITO

Paolo Misciatelli

. Elemento radioattivo con simbolo Nt, numero atomico 86, peso atomico 222. Appartiene alla serie Uranio-radio ed è chiamato dai fisici anche radon o emanazione di radio (v.). Fu scoperto da E. Dorn nel 1900. R. Gray e W. Ramsay gli diedero il nome di niton da nitens "rilucente", riferendosi alla sua proprietà di risplendere allo stato solido. Viene generato per emissione di una particella α dal radio, e a sua volta con emissione di un'altra particella α si trasforma nel radio A con un periodo di 3,825 giorni. La sua vita media è di 5,55 giorni, la sua costante di disintegrazione λ in sec-1 è 2,097.10-6.

Dal punto di vista chimico il nito, che a temperatura ordinaria è un gas, è il più alto omologo dei gas nobili. Data la sua incapacità a combinarsi con altri elementi e per la natura del suo spettro il suo posto nel sistema periodico fu presto identificato. Bolle a −62°, solidifica a −71°, la sua temperatura critica è 105°.

È solubile in acqua e ancor più nei solventi organici. Parecchie sostanze solide (carbone, paraffina, nero di Pt, ecc.) sono capaci di assorbirne quantità rilevanti.

Vocabolario
Nt
Nt – Simbolo dell’elemento chimico niton (o nito), oggi chiamato più comunem. radon.
nìton
niton nìton (o nito) s. m. [der. del tema del lat. nitēre «splendere»]. – Nome dato in passato all’elemento chimico radioattivo radon a causa della luminescenza che esso desta in varie sostanze.
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