NIVELLES (fiamm. Nyvel; A. T., 32-33-34)
Città del Belgio, nella provincia di Brabante, posta a 31 km. a S. di Bruxelles sul Thines; nel 1930 contava 12.600 ab. La chiesa di S. Gertrude, fondata nel sec. VII, è un importante edificio romanico (1046) di stile renano, con nartece quadrato fiancheggiato da due torri rotonde (sec. XI o XII), di cui quella meridionale contiene l'automa che batte le ore (sec. XV). La cripta è del sec. XI. Sotto il nartece si trova il "portico di Sansone" con sculture romaniche della seconda metà del sec. XII e l'oratorio di S. Gertrude (sec. XI). Nel chiostro, la galleria settentrionale è la sola antica (sec. XII); esso contiene numerose pietre tombali. La chiesa è ricca di opere d'arte: reliquiario d'argento di S. Gertrude (1272-1298), di Colars de Douai e Jacquemont de Nivelles; rivestimenti lignei e sculture di L. Delvaux (1695-1778); affreschi dei secoli XV e XVI; pitture del Pourbus e del De Crayer; statue del sec. XV; legni scolpiti del sec. XVI; carro di quercia dipinto, di S. Gertrude (sec. XV). Vi è anche un tesoro, nel quale sono da notare la coppa di S. Gertrude, con una montatura del sec. XV, il reliquiario d'Odelardo, del sec. XV, ecc. Nel dormitorio del capitolo c'è un piccolo museo archeologico. Il palazzo abbaziale, attualmente palazzo del municipio, è un edificio del sec. XVIII con belle decorazioni all'interno. Ricordiamo inoltre la chiesa di S. Nicola (1550, con reliquiario del 1608), l'antica chiesa del Santo Sepolcro (1231); case dei secoli XVI, XVII e XVIII. Assai pittoresche la piazza S. Paolo e le vie di Soignies, di Mons, di Charleroi e dei Cannonieri.
Storia. - Verso il 650, Itte, vedova di Pipino I, e sua figlia Gertrude (poi S. Gertrude) fondarono a Nivelles una doppia abbazia di monaci e di religiose che in seguito si trasformarono in canonici e canonichesse. Con le molte donazioni, l'abbazia divenne proprietaria d'immensi dominî che si estendevano sopra una gran parte del Brabante meridionale. L'abbazia dipendeva direttamente dai Carolingi, poi, dal 925, dai re di Germania; ecclesiasticamente, faceva parte della diocesi di Liegi. Ma i conti di Lovanio, che avevano acquistato la carica di "avvocati" di Nivelles nel 1003, riuscirono, con l'indebolirsi del potere imperiale in Lotaringia alla fine del secolo XI, a incorporare nel Brabante l'abbazia e i suoi dominî. Verso il sec. X s'era formata, accanto all'abbazia, una piccola città che partecipò al movimento economico prima delle città della Mosa, poi, nel sec. XII, a quello delle città del Brabante, pur rimanendo una località secondaria. Sostenuti dai duchi di Brabante gli abitanti strapparono alla badessa, il riconoscimento d'una certa autonomia urbana; dalla seconda metà del sec. XII ottennero una carta e, al più tardi all'inizio del sec. XIII, un recinto urbano. La città era considerata come capoluogo del roman pays di Brabante. La sua esistenza successiva non fu segnata da avvenimenti importanti, salvo durante le agitazioni del sec. XVI, quando Nivelles fu presa dal conte di Mansfeld agli ordini d'Alessandro Farnese (1580). Nella storia religiosa la città è celebre per la grande fioritura che nel sec. XIII vi ebbe l'istituzione delle beghine.
Bibl.: Nivelles (numero speciale del Folklore Brabançon, 1926); H. Tarlier e A. Wauters, Géographie et histoire des communes belges: Arrondissements de Nivelles et de Louvain, voll. 4, Bruxelles 1859-87; R. Lichtenberg, Die Romanische Steinplastik in d. nördl. Niederlande, L'Aia 1918; P. Collet, Nivelles, Nivelles 1922 e 1927; P. Clemen, Belgische Kunstdenkmäler, Monaco 1923; E. Michel, Abbayes et monastères de Belgique, Parigi e Bruxelles 1923.