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QABBĀNĪ, Nizār

di Francesco Gabrieli - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
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QABBĀNĪ, Nizār

Francesco Gabrieli

Poeta arabo di Siria, nato a Damasco nel 1923. Ritiratosi nel 1966 dalla carriera diplomatica, si è tutto consacrato alla sua opera letteraria, in cui sono distinguibili due fasi. In una prima, egli è soprattutto un romantico: l'amore, il fascino di terre lontane, la gioia di vivere, pervadono le sue prime raccolte (Qālat lī's-samrī', "Mi disse la bruna", 1944; Anti lī, "Tu sei mia", 1950; Ḥabībatī, "La mia amata", 1961, ecc.). Poi, la catastrofe araba del 1967 nella guerra con Israele coagulò i motivi dell'amor patrio e della solidarietà col suo popolo, già affioranti nella produzione precedente, e fece di questo poeta un acceso portavoce della Resistenza. Ciò appare già dai titoli delle susseguite raccolte poetiche: Shu‛arā' al-arÿ al-muḥtalla, "Poeti della terra occupata", 1968; Fatḥ (l'organizzazione di resistenza palestinese), 1968; Manshūrāt fidā'iyya ‛alā giudrān Isrā'īl, "Manifesti dei Fidai sulle mura d'Israele", 1969; Qaṣā'id mutawaḥḥisha, "Poesie selvagge", 1970; ecc. L'adesione del poeta alla causa araba è, in questa e altre parti della sua produzione, tutta d'istinto e di sentimento; la sua accorata rievocazione di Nasser ("ultimo dei profeti") lo mostra interamente partecipe del mito del leader egiziano come unificatore e liberatore degli Arabi. Ma anche in questo secondo periodo non mancano ritorni ai primi motivi della sua lirica; vagheggiamento appassionato della donna, e insieme esigenza di una sua dignità, di un'auspicata sua resurrezione in seno alla società araba, di cui sono bollate le arretratezze. Impulsiva e immatura nella presa di posizione politica, l'arte di Q. è uno dei più schietti prodotti lirici dell'arabismo nell'ultimo trentennio. Da ricordare, come raro caso in ambiente arabo, la sua conoscenza e adesione al pensiero estetico di B. Croce. Trad. it.: N. Qabbānī, Poesie, Roma 1976.

Bibl.: G. Canova, in Oriente moderno, LII (1972), pp. 451-66.

Vedi anche
Siria Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con l’Iraq a E, con la Giordania a S; a SO, in corrispondenza della costa orientale del Mare di Galilea ... Israele Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto. 1. Caratteristiche fisiche Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; le alteterre centrali; la fossa tettonica palestinese; il Negev, di cui ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ... poesia Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di poesia è individuabile, nell’uso corrente e tradizionale, nella sua contrapposizione a prosa, in quanto i due termini ...
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    Poeta siriano (Damasco 1923 - Londra 1998). Ritiratosi (1966) dalla carriera diplomatica, si trasferì a Beirut, dove nel 1967 fondò una casa editrice (Manshurāt Nizār Qabbānī). La sua opera poetica, caratterizzata da un forte lirismo romantico in cui l'amore e la donna sono fra gli interpreti principali ...
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