QABBĀNĪ, Nizār
(App. IV, III, p. 118)
Poeta arabo. Vive a Beirut dove, dal 1967, dirige una sua casa editrice che porta il suo nome (Manšurāt Nizār Qabbānī). Nel 1969 ha sposato, in seconde nozze, Balkis al-Rawī a cui, nel 1973, ha dedicato una raccolta di brevi poesie, Kitāb al-ḥubb ("Libro dell'amore"). Nel frattempo ha pubblicato altre due raccolte di poesie: 100 risālat ḥubb ("100 lettere d'amore", 1971), Aš῾ār H̱āriǧa min al-qanūn ("Poesie fuori legge", 1972). Nel saggio autobiografico Qiṣṣatī ma῾a al-ši῾r ("La mia storia con la poesia", 1973) Q. espone la sua concezione poetica e le sue idee circa i rapporti fra la donna, l'impegno politico e la poesia. Del 1974 è al-A῾māl al-siyāsiyya ("Opere politiche"), una raccolta di 17 poesie composte tutte, tranne una, fra la guerra del giugno 1967 e quella dell'ottobre 1973. Nel 1977 ha pubblicato, sempre presso la sua casa editrice, un'opera intitolata Ilā Bayrūt al-unṯā ma῾a ḥubbī ("Verso Beirut, la mia amata donna"). La sua opera completa è stata ristampata in due volumi, al-A῾māl al-ši῾riyya al-kāmila (i, 1971; ii, 1980). Poeta romantico individualista, è stato isolato per le sue posizioni e contestato nel momento in cui è passato ad affrontare temi politici. Infatti fu accusato di opportunismo e giudicato indegno di scrivere poesie nazionaliste, poiché, con la sua poesia d'amore, aveva contribuito alla crisi del mondo arabo.
Bibl.: G. Canova, Nizàr Qabbani: ''La mia storia con la poesia'', in Oriente Moderno, 54 (1974), pp. 204-13; Nizar Qabbani, Poesie, a cura di G. Canova, M.A. De Luca, P. Mirganti, A. Pellitteri, Roma 1976.