no borders
(No borders), s. m. e f. pl. Attivisti politici che manifestano in favore della libertà di movimento e contro le politiche di controllo dei flussi migratori.
• Alla fine è arrivata la ruspa. [...] divenuta feticcio della linea dura sull’immigrazione per via di Matteo Salvini, hanno trovato ad attenderli una quarantina di militanti «No borders» e altrettanti migranti già in ritirata sugli scogli, circondati da fotografi e giornalisti. (Marco Imarisio, Corriere della sera, 1° ottobre 2015, p. 17, Cronache) • Dietro la protesta, la polizia ha visto la mano dei no borders, «quasi tutti lombardi e noti antagonisti». In ventitré sono stati identificati, denunciati e muniti di foglio di via. Quelli stranieri sono stati rimpatriati. (Marco Birolini, Avvenire, 7 agosto 2016, p. 7, Primo piano) • Dopo l’annuncio che il Comune avrebbe ripulito la foce del Roia dagli accampamenti abusivi, un gruppo di circa trecento migranti ha deciso di mettersi in marcia verso il confine francese, attraverso sentieri di montagna. Ad accompagnarli ‒ e guidarli, secondo la polizia ‒ sono stati alcuni «no borders». (Paolo Isaia e Patrizia Mazzarello, Secolo XIX, 27 giugno 2017, p. 1, Prima pagina).
- Dall’ingl. no-borders.
- Già attestato nella Repubblica del 22 ottobre 2002, p. 20, Politica (Claudia Fusani).