nobilta di spada
In Francia, a partire dal 16° sec., termine che designa l’antica nobiltà di origine cavalleresco-feudale in contrapposizione alla costituita da funzionari regi di diversa estrazione. A partire dalla seconda metà del 16° sec., una corrente ideologica (ben espressa più tardi nell’Essai sur la noblesse de France di Henri de Boulainvilliers, 1732) sostenne che l’unica vera nobiltà era quella dei gentilhommes de race discendenti dei guerrieri franchi e tuttavia la monarchia, tramite l’istituzione del «giudice d’armi» (1615) con il compito di verificare gli ascendenti nobiliari delle famiglie, e poi attraverso le inchieste araldiche promosse dal ministro Colbert, sancì il principio che lo status nobiliare doveva essere legittimato dal sovrano. La Fronda dei principi (1649-53) costituì anche la reazione della n. di s. contro il potere assunto dalla nobiltà di servizio e dai parlamenti e contro la politica di Mazzarino e della monarchia tesa alla sua diminuzione. Anche dopo quel duro scontro, la tensione tra la nobiltà di servizio e la n. di s. (soprattutto quella minore) si accentuò sempre più in misura del crescente peso economico e politico della prima e della graduale marginalizzazione della seconda. Assimilabili alla n. di s. francese sono altre nobiltà antiche di aree diverse, d’origine feudale e in gran parte legate a una tradizione d’esercizio nelle armi, che s’opposero quasi ovunque agli sforzi del potere sovrano di imporre un potere sempre più centralizzato spesso, appunto, servendosi della creazione di una nobiltà di servizio.