NOCERA Umbra (A. T., 24-25-26 bis)
Cittadina dell'Umbria, corrispondente all'antica Nuceria Camellaria (che fu municipio dopo la guerra sociale), in provincia di Perugia (da cui dista km. 56,5), situata a 548 m. s. m. sopra un piccolo colle che si innalza sulla destra del fiume Topino. Conserva tuttora un aspetto vetusto, benché sia stata più volte danneggiata dai terremoti (1747, 1751) e conta 1771 ab. (1931). Ha stazione ferroviaria sulla linea Roma-Ancona a 4 km. di distanza (servizio automobilistico) e pos- siede alcune piccole industrie (cartiera, fornaci per laterizî). È sede vescovile.
A SE. di Nocera, a 5 km. per carrozzabile, presso il villaggio di Stravignano, dalla scaglia argillosa cinerea (Eocene) e a poche decine di metri di distanza dal contatto con la scaglia rossa (Senoniano) sgorgano due cospicue sorgenti, una delle quali dà la celebre Acqua Angelica, purissima, debolmente bicarbonato-calcica, ottima acqua da tavola, della quale si fa largo commercio. Presso le sorgenti, dovute probabilmente a qualche frattura (poiché la scaglia argillosa è quasi impermeabile) si trovano un R. Stabilimento dei Bagni e un gruppo di villini e di casette che nell'estate ospitano numerosi villeggianti.
Il vasto comune di Nocera Umbra, in gran parte montuoso e in parte collinoso (il 28% del suo territorio si trova a più di 800 m. s. m.), ha una superficie di 158,74 kmq. e 9388 ab. (1931; 5430 nel 1861, 7545 nel 1901, 7863 nel 1911, 8278 nel 1921), il 38% dei quali vive in case sparse e il resto nel centro capoluogo e in 25 piccoli villaggi. Un po' meno della metà della superficie (45%) è occupata da seminativi (in prevalenza semplici), quasi 1/3 (30%) da prati e pascoli. I boschi occupano il 18%, e il resto è improduttivo. I prodotti agricoli principali sono grano, mais, barbabietole, vino e olio d'uliva.
Monumenti. - Il duomo, eretto in posizione dominante sull'alto del colle, era in origine una costruzione romanica (ne rimane il portale sul lato sinistro e avanzi dell'altare maggiore raccolti in un locale attiguo al duomo), ma fu completamente rimaneggiato nel 1450. Nell'interno, a una sola navata, tra altro, il grandioso polittico, firmato e datato 1483, di Niccolò da Foligno, l'Incontro alla Porta aurea, di un mediocre maestro, strettamente affine a Matteo da Gualdo, un'Annunciazione dipinta nel 1580 da Ercole Ramazzoni su disegno di F. Barocci. Affreschi datati (1498), in parte forse di Matteo da Gualdo, si trovano nella trecentesca chiesa di S. Francesco, adorna d'un portale ogivale. Nel palazzo vescovile è la biblioteca Piervisani, con corali miniati, legature antiche, ecc. Case duecentesche si notano in Via il Sasso e Via S. Giovanni.
Bibl.: M. von Duhn, Italische Gräberkunde, Heidelberg 1924, pp. 454-456; A. Castellucci, La cattedrale di Nocera Umbra, in Arch. per la storia ecclesiastica dell'Umbria, III (1916); L. Fiocca, L'altare del sec. XIII del duomo di Nocera Umbra, in Vita d'arte, XI (1913), pp. 154-56; M. Salmi, La necropoli barbarica di Nocera Umbra, in Rass. d'arte, 1921, pp. 152-57; U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria, Spoleto 1923.