NOCUS VALERIUS
In uno specchio prenestino, ora conservato nel nuovo museo di Palestrina (n. inv. 1557), appare una iscrizione, che sembra potersi identificare con la firma dell'artista.
Se la lettura del Matthies è esatta (Noci opus L. Valeri), si tratterebbe di un Nocus o Nocius, schiavo di un Lucius Valerius. Il Vaglieri aveva invece proposto la seguente trascrizione: nociopv/livaleri, interpretandola, dubitativamente: [h]oc opu[s] L. Valeri. Un'altra lettura (in Eph. Epigraph.) dava invece nociorv///l//valeri. La scena rappresentata nello specchio, un mito probabilmente, nella quale appaiono due personaggi, uno maschile e uno femminile, non è identificata.
Bibl.: D. Vaglieri, in Not. Scavi, 1907, p. 479; G. Körte, Etruskische Spiegel, Berlino 1884, V, tav. 151, cfr. p. 197; Ephemeris Epigraphica, IX, 1910, n. 979, p. 502; G. Matthies, Die praenestinischen Spiegel, Strasburgo 1912, p. 48; G. Quattrocchi, Il Museo archeologico prenestino, Roma 1956, n. 66, p. 32.