Noether Emmy
Noether Emmy (Erlangen, Baviera, 1882 - Bryn Mawr, Pennsylvania, 1935) matematica tedesca. Figlia di Max Noether, docente di matematica presso l’università di Erlangen, si iscrisse all’ateneo cittadino nel 1904, all’apertura dei corsi alle donne, e vi si laureò nel 1907 con una tesi sulla teoria degli invarianti algebrici. Nel 1915 si trasferì a Göttingen e vi rimase per diciotto anni. Dal 1922 insegnò per una decina d’anni all’università di questa città, in forma non ufficiale e con un modesto compenso, collaborando con F. Klein, D. Hilbert e H. Weyl all’elaborazione della base matematica necessaria alla formulazione della teoria della relatività generale di Einstein. Nel 1933, a causa dell’avvento del regime nazista, essendo di madre ebrea, dovette fuggire negli Stati Uniti, dove morì improvvisamente nel 1935. Ha fornito contributi di grande importanza per la nascita e gli sviluppi dell’algebra astratta con le sue ricerche riguardanti la teoria degli anelli (anelli noetheriani; → anello) e la teoria degli ideali, l’algebra non commutativa, la teoria algebrica dei numeri. A lei si deve il concetto moderno di punto generale della geometria algebrica e il suo nome è legato anche al teorema, nato nell’ambito del calcolo delle variazioni, che mette in luce una profonda connessione tra i principi di conservazione di una quantità fisica e l’invarianza formale delle corrispondenti leggi matematiche, un teorema fondamentale per la meccanica analitica e ampiamente impiegato in fisica quantistica. I suoi lavori hanno fornito spunti e idee a numerosi altri matematici e ispirato in particolare le ricerche del matematico olandese B.L. Van der Waerden.