noirista
s. m. e f. e agg. Scrittore di romanzi o sceneggiature del genere letterario o cinematografico noir, che tratta argomenti di carattere giallo o poliziesco, anche in chiave macabra o di mistero; a esso relativo.
• Fra i supervenduti, Paulo Coelho e il noirista Boris Akunin con «Kvest», libro e videogame al tempo stesso, è ambientato negli anni trenta e ha per protagonista uno scienziato americano alla Indiana Jones che va a Mosca per contrastare gli esperimenti sovietici di eugenetica. (Giovanna Zucconi, Stampa, 15 novembre 2008, Tuttolibri, p. 10) • Qualche giorno fa, un amico, bravo scrittore e storico «noirista» ‒ non ne rivelerò l’identità nemmeno sotto tortura ‒ mi ha chiesto, scherzosamente, se avessi preso davvero sul serio «tutta ’sta roba del Noir Italiano, del New Epic, delle nuove scritture», e via dicendo. «In fondo» sosteneva «non abbiamo fatto altro che scrivere buoni e onesti gialli». (Giancarlo De Cataldo, Messaggero, 11 febbraio 2010, p. 1, Prima pagina) • Lo scrittore Massimo Carlotto, noirista acclamato, scava nell’oblio della storia dei nostri giorni per disseppellire la memoria di persone che scompaiono nel nulla e nella cronaca a perdere delle democrazie occidentali: (Nino Dolfo, Corriere della sera, 21 maggio 2016, Cronaca di Brescia, p. 17).
- Derivato dal s. m. inv. noir, di origine fr., con l’aggiunta del suffisso -ista.
- Già attestato nella Stampa del 24 ottobre 1996, Tuttolibri, p. 6 (Laura Lepri).