Vedi NOMENTUM dell'anno: 1973 - 1996
NOMENTUM (v. S 1970, p. 550)
Nuovi studi e scoperte hanno ampliato e puntualizzato le notizie riguardanti i principali lineamenti delle vicende storiche e del tessuto urbano cittadino individuato presso i Casali di Mentana. Ritrovamenti di materiale ceramico dell'Età del Bronzo datano a quest'epoca la frequentazione del territorio che in età romana farà parte dell'agro di Nomentum. La migliore conoscenza della dislocazione degli abitati di Antemnae, Tibur, Ficulea, Fidene, Crustumerium e della Sabina ha permesso di approfondire le dinamiche relative ai rapporti di scambio tra questi e N., favoriti da una fitta rete viaria, in uso anche in età romana; grande importanza ebbe la Via Nomentana, cui faceva capo una capillare viabilità secondaria. Questa perse poi d'importanza con il decadere di N., mantenendo tuttavia anche in epoca tarda un ruolo non secondario negli itinerari di transumanza.
La presenza di praedia e vigneti, ricordata dalle fonti, è confermata dal rinvenimento di una grande quantità di ville e di opere idrauliche, che testimoniano per tutta l'età romana un utilizzo razionale del territorio nomentano. Sempre in relazione agli impianti rustici e all'economia delle ville è da considerare l'ipotesi della presenza di un apprestamento portuale sul Tevere, con un floruit tra la fine dell'età repubblicana e i primi due secoli dell'impero.
Oltre al materiale raccolto nella Forma Italiae che permette di delineare la topografia essenziale sia del territorio sia del centro urbano di N. (foro, cinta muraria, tracciati viari) è da segnalare il ritrovamento di resti architettonici e di rilievi con scene di pompa di tradizione tardo-repubblicana, recuperati presso un tratto della Via Nomentana, in località Vigna Santucci. Notevole è anche il rinvenimento di un sarcofago con corredo, ora disperso, databile alla metà del III sec. d.C., di cui rimane una collana di smeraldi. Durante l'età imperiale ai culti tradizionali e alle testimonianze di devozione alla casa imperiale, si affiancano quelli orientali di Mitra e Sabazio. Precoci appaiono la cristianizzazione, la formazione della diocesi nomentana nonché le notizie relative alle prime donazioni territoriali al soglio lateranense.
Alla decadenza di N., che in età medievale venne spostata più a N, nel sito dell'attuale Mentana, contribuirono varî fattori tra cui le devastazioni connesse alla guerra gotica, alla traslazione a Roma delle spoglie dei martiri locali e all'occupazione longobarda di Liutprando.
Bibl.: Il territorio e le relative problematiche: C. Pala, Nomentum (Forma Italiae, Regio I, 12), Roma 1976 (con bibl. prec.); L. Chiumenti, F. Bilancia, La campagna romana antica, medievale e moderna, VI, Firenze 1979, p. 228 ss.; M. Bedello Tata, Nomentum, in Enea nel Lazio. Archeologia e mito (cat.), Roma 1981, pp. 50-53; Ζ. Mari, Tibur. Pars tertia (Forma Italiae, Regio I, 17), Firenze 1983, p. 24 ss.; S. Passigli, Una questione di topografia cristiana: l'ubicazione della basilica dei SS. Primo e Feliciano sulla Via Nomentana, in RACrist, LXI, 1985, pp. 311-332; Ζ. Mari, in Thomas Ashby. Un archeologo fotografa la campagna romana tra '800 e '900 (cat.), Roma 1986, p. 36; M. Bedello Tata, Tra Salaria e Tiburtina: indagini sul territorio a Nord-Est di Roma in età romana, in AttiSocTiburtina, LXI, 1988, p. 25 ss.; S. Passigli, La pianta dell'architetto Francesco Paperelli (1618). Una fonte per la topografia della regione romana, in Miscellanea della Società Romana di Storia Patria, XXXI, 1989, pp. 3-153; S. Quilici Gigli, La Via Nomentana da Roma a Eretum, in Atlante tematico di topografia antica, II, Roma 1993, pp. 45-83; L. Quilici, S. Quilici Gigli, Ficulea, Roma 1993, in part. p. 457 ss. - Ritrovamenti protostorici: A. Cardarelli, Siti del passaggio alla media età del bronzo nel Lazio, in Archeologia Laziale II (QuadAEI, 3), Roma 1979, pp. 145-146. - Materiale di età romana: Z. Kiss, L'iconographie des princes julio-claudiens au temps d'Auguste et de Tibère, Varsavia 1975, pp. 98, III, figg. 314-315, 434-435; S. Vicario, Notizie archeologiche nomentane, in RendLinc, XXXI, 1977, pp. 81-84; R. Palmieri, Culto di Ercole Vittore a Nomentum?, in Sesta miscellanea greca e romana, Roma 1978, pp. 497-512; AA.VV., Il lapidario Zeri di Mentana, Roma 1982, passim; G. Bordenache Battaglia, Corredi di età imperiale e barbarica del Museo Nazionale Romano, Roma 1983, p. 139 ss., figg. 1-2; M. Bedello Tata, Scavi e ricerche nei comuni di Mentana e di San Polo dei Cavalieri, in Archeologia Laziale VI (QuadAEI, 8), Roma 1984, pp. 265-269. - Per le sculture si vedano i volumi di A. Giuliano (ed.), Museo Nazionale Romano. Le sculture, I, I, pp. 151-153; I, 7, pp. 444-445; I, 8, pp. 342-343; I, 9, pp. 17-19, 87-88, Roma 1979-1987.