nominalismo
nominalismo dottrina filosofica secondo cui gli universali o concetti generali non esistono come realtà anteriori e indipendenti né nelle cose né fuori da esse e la forma in cui si presentano alla mente umana è quella del nome. I concetti generali o universali non sono, quindi, che segni i quali godono della proprietà di poter essere predicati di più individui concreti; tipica del nominalismo è, quindi, l’assunzione ontologica secondo cui propriamente reali sono soltanto gli individui e le entità particolari. L’apporto più rilevante alla dottrina del nominalismo è connesso a una delle posizioni assunte nella disputa medievale sugli universali. Per Guglielmo di Occam, massimo esponente medievale del nominalismo, l’universalità del nomen ha senso solo per convenzione e non rinvia ad alcun significato universale delle cose, le quali sono assolutamente individuali. Una posizione più moderata è quella di P. Abelardo, che però alcuni non ritengono di qualificare come nominalistica: secondo Abelardo, gli universali hanno una certa realtà nelle cose, anche se non indipendentemente da esse. In era moderna, il nominalismo è stato sostenuto da Th. Hobbes, D. Hume e G. Berkeley, il quale ha insistito sull’inesistenza, non solo nella realtà, ma soprattutto nella mente dell’uomo, di idee generali astratte. Secondo Berkeley, l’uomo possiede soltanto delle idee particolari, cui attribuisce però dei nomi comuni. Nella filosofia contemporanea, la tendenza nominalistica risulta fortemente accentuata nel positivismo logico, che ha elaborato il progetto di ridurre ogni asserto scientifico e ogni termine universale a dati ultimi percettivi assolutamente individuali. Il termine nominalismo è stato anche impiegato per indicare certe forme radicali di convenzionalismo, per esempio quello del filosofo francese E. Le Roy. Più recentemente, infine, alcuni logici e filosofi del linguaggio hanno sostenuto una concezione nominalistica: secondo W.V.O. Quine, il nominalismo, in opposizione al platonismo, ammette soltanto variabili individuali, ossia variabili che si riferiscono a oggetti concreti spazio-temporali, mentre non fa uso di classi, proprietà, relazioni ecc. In matematica, il nominalismo, che comunque presenta diverse varianti, si contrappone al → realismo, che invece assegna piena e autonoma realtà ai concetti universali.