non cooperazione
La prima agitazione indiana «di massa» contro il regime coloniale britannico, lanciata dal Mahatma Gandhi in risposta alla sospensione delle libertà civili prevista dalle leggi Rowlatt (1918) e al cd. eccidio di Amritsar. Il programma della n.c., approvato dall’Indian national congress nel dicembre 1920, prevedeva la restituzione dei titoli onorifici, il boicottaggio delle merci estere (in particolare delle stoffe, che vennero bruciate in pubblico), la diffusione del khadi (cotone filato e tessuto a mano), l’abbandono delle scuole statali, l’astensione dai tribunali, e, in un secondo tempo, la sospensione del versamento delle imposte. Alla n.c. Gandhi collegò il movimento Khilafat, nell’intento di formare un’alleanza fra indù e musulmani. La campagna fu sospesa nel febbraio 1922 in seguito all’incidente di Chauri Chaura (nell’od. Uttar Pradesh), dove una banda di contadini dette alle fiamme una stazione di polizia uccidendo 22 agenti. Il 10 marzo Gandhi venne arrestato e condannato a 6 anni di reclusione (fu rilasciato nel 1924).