NON JURORS
. Sono chiamati con questo nome i sacerdoti inglesi che rifiutarono di prestare il giuramento secondo la nuova formula votata dal parlamento in occasione della riforma costituzionale avvenuta con la rivoluzione del 1688-1689.
All'avvento di Guglielmo d'Orange, il parlamento inglese volle evitare il risorgere di conflitti religiosi dovuti alla possibilità che sul trono inglese potessero salire sovrani cattolici, e con una serie di norme costituzionali, che dovevano essere giurate dai funzionarî e dai vescovi, regolò dettagliatamente la materia religiosa. Alcuni vescovi rifiutarono il giuramento e minacciati prima di sospensione, poi di destituzione, resistettero. Si costituì allora un gruppetto di religiosi dissenzienti, che non ebbero mai grande influenza nella vita religiosa del paese, pur godendo di una certa popolarità per il loro gesto di ribellione e per il loro disinteresse. Anche dopo la morte dei primi vescovi ribelli (in numero di sei), il piccolo scisma ebbe seguaci, che scompaiono però definitivamente verso la fine del sec. XVIII.
Bibl.: Le dispute teologiche sui punti di dissenso dei non jurors con la Chiesa nazionale inglese hanno dato luogo a un'ampia letteratura. Ricordiamo le opere di T. Laltebury, A history of the nonjourors, their controversies and writings, Londra 1845, e di J.H. Overton, The nonjurors, their lives, principles and writings, Londra 1902.