non-votante
s. m. e f. Chi, in una consultazione elettorale o referendaria, non sceglie, facendo mancare il proprio voto.
• [Matteo Renzi] Ha vinto con una tale nettezza, ribadita dai risultati delle elezioni regionali e comunali, da far arrossire i sondaggisti e da far quasi dimenticare l’esercito dei non-votanti (sceso in campo in modo mai così imponente, eloquente e incombente in occasione di una convocazione dell’intero corpo elettorale nazionale). (Marco Tarquinio, Avvenire, 27 maggio 2014, p. 1, Prima pagina) • Sarebbe quindi un grave errore ritenere che il fallimento del quesito anti-trivelle sia un trionfo di [Matteo] Renzi e dei suoi collaboratori. È più semplicemente una sconfitta dei nemici del premier che hanno scelto l’occasione sbagliata per tentare un’offensiva peraltro poco convinta. C’è da augurarsi che a Palazzo Chigi nessuno pensi di annettersi le astensioni, nel senso di adombrare che il 68 per cento di non-votanti equivale ad altrettanti consensi per la politica del presidente del Consiglio. (Stefano Folli, Repubblica, 18 aprile 2016, p. 25, Commenti) • I «guru» dei due partiti confidano molto nel tempo: quella di oggi dovrebbe essere una giornata piovosa. «E, quindi, tanti goriziani non andranno al mare», fa notare il sindaco Ettore Romoli. Questo, in linea puramente teorica, dovrebbe favorire l’afflusso al voto. Forse. Ma non è detto perché la disaffezione nei confronti della politica è tale che i «non votanti» potrebbero essere molti di più dei 12.798 del primo turno. (Francesco Fain, Piccolo, 25 giugno 2017, p. 24).
- Derivato dal s. m. e f. votante con l’aggiunta del prefisso non-.
- Già attestato nella Stampa del 1° dicembre 1982, p. 6, Dall’Interno (G. R.).