Vedi BALBO, Nonio dell'anno: 1958 - 1994
BALBO, Nonio (v. vol. I, p. 967)
Recenti studi hanno rivelato dati importanti circa l'identificazione, il luogo d'esposizione e la datazione delle statue e dei ritratti di Nonio B. sacerdote e proconsole della provincia di Creta-Cirene. Fu grande benefattore della città di Ercolano; a lui si deve la costruzione, fra l'altro, della basilica, delle mura e delle porte. La città gli manifestò la sua gratitudine in maniera esuberante, in particolare dedicandogli numerose statue. Gli onori che furono resi a Nonio B. e alla sua famiglia rappresentano la più evidente dimostrazione del ruolo che questo benefattore rivestì nelle città italiche, negli ultimi decenni della Repubblica e agli inizi dell'epoca augustea. Onori così spettacolari nelle epoche successive furono riservati soltanto ai membri della famiglia imperiale.
Secondo recenti studi, le statue celebrative sono da far risalire agli inizi dell'epoca augustea. Tutto induce a credere che Nonio B. sia da identificare con il tribuno popolare intervenuto a favore di Ottaviano il Io gennaio dell'anno 32 a.C., menzionato da Dione Cassio (l, 2).
Sulla base di studi archivistici si può affermare che nel foro di Ercolano erano state erette addirittura quattro statue equestri di Nonio Balbo. Entrambe le statue equestri del Museo Nazionale di Napoli (invv. 6104, 6211) sono dono di Herculanenses, cioè di Nucherini Municipes.
Entrambe provengono dallo stesso laboratorio e sono copie esatte di uno stesso originale. Insieme ai resti di una statua equestre in bronzo è stata rinvenuta anche un'iscrizione che menziona l'onorato patronus e il comune cretensium quale donatore. Sappiamo dell'esistenza di una quarta statua grazie a una grande iscrizione onorifica collocata sull'altare innalzato al proconsole defunto, davanti alle terme suburbane. Anche questa statua è un dono degli Ercolanesi al loro benefattore, questa volta insignito del titolo onorifico di patronus.
Queste sono le sole statue a cavallo di cui siamo a conoscenza. All'incrocio fra il cardo e il decumanus, dunque sul suolo pubblico, si trovava un gruppo statuario del quale si conservano le figure del proconsole, di suo padre e di sua madre. Iscrizioni ci documentano altre statue onorarie erette da ex-provinciali a Creta; anche nel teatro si trovava almeno una statua del proconsole, benché sia probabile che ve ne fosse più di una. Nei pressi dell'altare, nello spazio destinato alla cremazione, si ergeva una statua loricata, non ancora ricostruita. Gli Ercolanesi onoravano anche sua moglie; si sono conservate le iscrizioni di tre sue statue. Di sicuro a Ercolano si trovava un numero ben più elevato di statue erette in onore di Nonio B.; è invece del tutto incerto che le statue identificate come figlie di B. siano da porre in relazione con la sua famiglia.
La datazione agli inizi dell'epoca augustea è basata sullo stile sia delle statue che dei ritratti. Ci sono noti tre ritratti del proconsole: quello giovanile, da collocare intorno agli anni 30 a.C., si conserva su una delle statue equestri in marmo che nel 1799 andò in pezzi e fu poi ricomposta. Una sua replica molto valida è offerta da una copia in bisquit (Adamo Muscettola, 1982). Il secondo tipo di ritratto si riconosce nella statua togata (inv. 6246) e mostra le fattezze di un uomo maturo. La testa della statua con la corazza raffigura, invece, un uomo anziano ed è forse opera di uno scultore greco.
Anche i ritratti di suo padre e di sua madre, che ci sono pervenuti, possono essere attribuiti, su basi stilistiche, agli inizi dell'età augustea.
Bibl.: A. Maiuri, Un decreto onorario di M. Nonio Balbo scoperto recentemente ad Ercolano, in RendLinc, VII, 3, 1941-42, pp. 253-278; A. Allioggen-Bedel, Das sogenannten Forum von Herculaneum und die borbonischen Grabungen von 1739, in CronErcol, IV, 1974, p. 102; L. Schumacher, Das Ehrendekret für M. Nonius Balbus aus Herculaneum, in Chiron, VI, 1976, pp. 165-184; S. Adamo Muscettola, Nuove letture borboniche: i Nonii Balbi ed il Foro di Ercolano, in Prospettiva, 28, 1982, pp. 2-16; P. Zanker, Zur Bildnisrepräsentation führender Männer, in Les bourgeoisies municipales italiennes au 11° et 1° siecles av. J.-C. Congrès Naples 1981, Parigi 1983, p. 251 ss.; H. R. Goette, Müllem, embas, calceus, in Jdl, CHI, 1988, p. 461 s.; J. Bergemann, Römische Reiterstatuen. Ehrendenkmäler in öffentlichen Bereich, Magonza 1990, pp. 86-90.