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nonpossa

di Antonio Lanci - Enciclopedia Dantesca (1970)
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nonpossa

Antonio Lanci

Vale " difetto di potere, impossibilità " (Scartazzini-Vandelli), in Pg V 66 pur che 'l voler nonpossa non ricida, cioè " dummodo impotentia non impediat voluntatem " (Benvenuto): concetto analogo alle espressioni di Pg VII 57 e XXI 105.

La parola composta è scritta staccata (non possa) in alcune edizioni antiche e anche nel Foscolo e nella '21, come ricorda il Petrocchi (ad l.), il quale conserva la forma preferita dal Vandelli nel testo scartazziniano (come noncuranza, nonusanza, ecc.), avvertendo, però, che " Si potrebbe scrivere anche non-possa "; cfr. " non-defensione " di Guittone (O tu de nome amor 66) e soprattutto " la non potenza " (Pietro Morovelli S'a la mia donna 37), " lo non poter " (Iacopo da Lentini Madonna dir vo voglio 41). Il Tommaseo, che scrive non-possa, preferirebbe " la vecchia lezione del latinismo scolastico non posse, che è conforme al velle (Par., IV, t. 9) e all'esse (Par., III, t. 27) "; cfr. Mn I XI 7 iustitia contrarietatem habet in posse, e Quaestio 77 pro pose. È tuttavia da rilevare che mentre i latinismi velle ed esse citati dal Tommaseo possono essere stati imposti dalla rima, nonpossa è nell'interno del verso. Leggevano non posse, fra i commentatori antichi, Buti, Landino, Daniello, ecc.

Vocabolario
nonpòssa
nonpossa nonpòssa s. f. [comp. di non e possa s. f.], ant. – Forma usata da Dante (Purg. V, 66) nel senso di mancanza di potere, impossibilità: Pur che ’l voler nonpossa non ricida, purché l’impossibilità non renda vana, inoperante, la...
pòssa
possa pòssa s. f. [der. del tema poss- della coniugazione di potere (posso, possiamo, ecc.)], letter. – Potere, forza, vigore (spirituale o fisico): A l’alta fantasia qui mancò p. (Dante); Or ài fatto l’extremo di tua p. (Petrarca), la...
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