PAZZINI, Norberto
Pittore, nato a Verucchio (Rimini) il 2 giugno 1856. Scolaro di Nino Costa, trovò decisamente la sua via in una pittura di paesaggio strettamente aderente a quella del maestro, fatta di maturazione paziente su alcuni motivi dominanti in cui l'ora e la stagione ebbero particolare importanza; ma seppe conservare una naturale e spontanea adesione al puro fatto pittorico, che nel Costa talvolta s'intorbida di atteggiamenti letterarî o polemici. Il suo peculiare procedimento di solida "preparazione" e infinite "velature" ottenute con sottilissime pennellate, mantenendo il tono generale intatto, è direttamente derivato dal maestro. Anche la preferenza per alcuni effetti cromatici, nel trascolorare dell'alba e del crepuscolo sono tipici di quella scuola: i paesaggi del P. sono graduati, nella grande maggioranza, dal verde cupo al viola amaranto, con delicata sensibilità di passaggi e vivo acume nei particolari. A differenza di Nino Costa, che fu grande anche come ritrattista, il P., pur non ignorando una piacevole definizione della figura umana, che vivamente lo accosta a certi Toscani del gruppo dei "macchiaioli", pone il fuoco dell'attenzione pittorica nel suo tipico mondo paesistico. Se si tralasciano le varie mostre di gruppo, tenute nel primo tempo sotto l'egida del Costa o appena fondata la società degli "Amatori e cultori", l'attualità del P. si dimostrò nelle esposizioni di Roma del 1911, della mostra di Bragaglia (1918), della prima Quadriennale romana (1931), della galleria Pesaro di Milano (1921), della mostra degli "Amici dell'arte" di Bologna (1934) e nei quadri mposti alla Biennale veneziana del 1934.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932 (con bibl.); N. P. (tre pagine di A. Pazzini), Roma, giugno 1921; E. Somaré, Storia dei pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1928, II, pp. 77, 191, 193; U. Ojetti, La pittura italiana dell'Ottocento, ivi 1929, p. 44.